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Un itinerario per visitare Barcellona in 4 giorni, una città dinamica e solare, ma nel contempo molto legata alla storia dei suoi monumenti e delle sue tradizioni culinarie e sociali. Questo perfetto mix fa di questa città una meta adatta a qualsiasi tipo di viaggio vogliate organizzare, da quello culturale a quello romantico.

Alternative fuori programma:

  • Collina del Montjuïc
  • Torre Agbar di Jean Nouvel
  • Fiamma olimpica di Santiago Calatrava

 

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Informazioni generali e utili sull’itinerario scaricato

Giorni: 4
Tipologia di viaggio: architettura
Periodo: Novembre (temperatura media 16– 18 °C)


N.B.- Cliccando sul pulsante a forma di quadrato (allarga schermo) della mappa potrai aprirla tramite la tua app di Google Maps ! Visualizzando la legenda della mappa potrai selezionare il percorso giorno per giorno.

Collegato a questo itinerario è presente in questo blog anche un articolo su consigli e dritte per la visita -> Barcellona in 4 giorni; consigli e informazioni collaterali 

ITINERARIO in parole

I colori di Antoni Gaudì, l’architetto di Dio, e la morbidezza delle forme naturali della sua architettura costituiscono un carattere predominante della città di Barcellona.

Credo che, quando si incontrano per la prima volta le opere di quest’uomo, questo genio, si faccia davvero fatica a collocarle temporalmente tra le immagini color seppia che abbiamo del tardo ottocento.

Pensiamo per un attimo che Gaudì subentrò come progettista nel 1883, all’età di 31 anni, per la costruzione della Sagrada Familia.

Ora torniamo in Italia ….“solamente” 9 anni dopo, nel 1892, è datato il primo ordine di acquisto di G. Rossi in provincia di Vicenza, per una Tipo 3, esemplare numero 25, diventando di fatto la prima automobile a circolare in Italia.

Questo era il periodo in cui ha operato Gaudì.

Adolf Mas, Casa Milà, 1910

Oppure pensiamo alla moda femminile di fine ottocento e primo novecento.

Nobildonne siciliane in una sartoria siracusana, nel primo novecento (artidecorativesicilia)

Questo giusto per renderci conto di cosa significasse nei primi anni del novecento trovarsi davanti un’opera di Gaudì; secondo me un mix tra un incubo e un’allucinazione.

1° Giorno

  • Parc Guell

Il Parc Güell, dal 1984 Patrimonio mondiale dell’UNESCO, ed è una delle testimonianze del genio folle di Gaudì.

Per arrivarci vi consiglio il bus numero 24 che passa da Passeig de Gràcia; in questo modo eviterete la salita molto ripida dalla stazione metro Lesseps (l’ingresso principale del parco lo troverete alla fine del percorso).

Il parco era stato progettato per essere una piccola città-giardino riservata alle classi più agiate, con tanto di mercato, scuola e chiesetta. Il progetto non fu ultimato poiché per la borghesia del tempo fù considerato troppo “fuori mano”, e furono ultimate solo due abitazioni.

Come in molte opere di Gaudì sono nascoste parecchie simbologie, spesso religiose e/o alchemiche, più che politiche.

  • serpenti come simbolo della medicina (si dice che il Signore disse a Mosè “Fatti un serpente ardente e mettilo su un’asta; e avverrà, che chiunque sarà morso, quando lo vedrà, vivrà“).
  • la salamandra come simbolo di Nimes, città in cui crebbe Eusebi Güell, mecenate e fautore dell’omonimo parco. Anche la leggendaria resistenza al fuoco dell’animale potrebbe far riferimento al contrasto con le fiamme degli inferi.
  • sulla scalinata dell’entrata principale è presente una sorta di grande cesto tripode con all’interno una pietra, la pietra filosofale.

Per approfondire la simbologia del parco ho trovato interessante questo articolo.

parc-Guell
Parc Guell
  • Sagrada Familia

Una chiesa che può definirsi “la storia infinita“. La stessa è tutt’oggi in costruzione, ma non tanto per la morte di Gaudì ma quanto perché deve essere costruita con le sole donazioni del popolo e dagli ingressi dei visitatori.

Dal marco del 1882 dovrebbe essere terminata nel 2026, in “soli” 144 anni. Quando sarà finita, la chiesa avrà 18 torri.

Le due facciate principali della chiesa sono molto diverse, questo perché il laboratorio di Gaudì con tutti i progetti originali venne bruciato durante la Guerra Civile.

Curiosità: nella facciata della Passione c’è un quadrato di 4 metri per 4 metri con vari numeri. La somma dei numeri sarà sempre 33, l’età di Cristo alla sua morte.

Ho visitato questa chiesa a novembre, scegliendo un tour guidato  verso le 15:30, quando la luce filtra trasversalmente alla facciata con un effetto molto suggestivo.

Sagrada-Familia
Interno della Sagrada Familia alle 15:30 circa a Novembre
  • Padiglione Barcellona

Per gli appassionato di architettura non può mancare la visita al Padiglione di Barcellona, capolavoro dell’architetto Ludwig Mies Van Der Rohe.

Costruito per dell’Esposizione Universale del 1929, è caratterizzato da un alto podio ed uno sviluppo orizzontale del tetto piano, ricordando l’immagine fiera di un tempio.

Al suo interno uno delle foto “must have” è quella da fare alla piscina con la statua in bronzo di una donna in piedi, la “Sera” dello scultore Georg Kolbe, contemporaneo di Mies. La fila regolare di colonne sottili in acciaio cromato a X e la mega-parete di onice dorato, un marmo molto raro, vi conquisteranno per la loro modernità.

Padiglione Barcellona
Padiglione Barcellona
  • Fuente Magica <- Esperienza

Uno spettacolo di acqua, musica e luci (verificate gli orari del periodo di viaggio da voi prescelto), godibile sia in piedi che dalla scalinata del Palacio Nacional (sede del Museo Nazionale d’Arte di Catalunya, MNAC).

2° Giorno

  • Casa Milà o Pedrera

Consiglio di visitare prima la Pedrera e poi Casa Batllò. L’audioguida della Pedrera racconta meglio il modo di progettare e concepire l’architettura di Gaudì, preparandovi per la visita successiva.

Dal 1984 fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO e si trova al numero 92 del Passeig de Gràcia, luogo di espansione del primo novecento ed appannaggio della nuova borghesia. Il complesso, come tipico di Gaudì, partiva dall’idea di un santuario per la Vergine del Rosario (sono appartamenti, il santuario è solo l’idea alla base del disegno).

A causa dei moti anticlericali del tempo però, Gaudì non terminò l’opera per la paura del proprietario che i rivoltosi la scambiassero per un “convento”.

Peculiarità del complesso edilizio è senza dubbio il tetto, che, al contrario di tutti i progettisti dell’epoca, è per Gaudì luogo da esaltare donandogli una propria identità architettonica ed estetica.

La-Pedrera
La Pedrera
Particolare-Pedrera
Particolare della facciata, Pedrera
  • Casa Batllò

Dal 2005 fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO e si trova al numero 43 del Passeig de Gràcia.

Gaudí stesso disse di Casa Batllò “…il mio palazzo sarà più luminoso della luce».

La facciata principale, dall’aspetto quasi onirico e acquoso, è ciò che più colpisce. La sua peculiarità è il rivestimento ceramico e l’aspetto quasi fiabesco.

L’aspetto che più mi ha colpito però è lo studio sistematico dei particolari, sempre disegnati sul e per il corpo umano, come le maniglie delle porte, quasi un calco della presa con una mano.

Casa-Batllò
Facciata e maioliche Casa Batllò
maniglia-casa-battlò
Particolare di maniglia della finestratura

 

  • Carrer Petritxol <- Esperienza

Se avete voglia di una buona merenda non vi resta che provare chocolate con churros, ossia una tazza di cioccolata calda con dolci tipici. I churros hanno una forma allungata simili a bastoncini e sono preparati con  preparati con burro, farina e uova e fritti in olio.

Se volete provare la migliore cioccolata con churros di Barcellona dovrete recatevi in carrer de Petritxol, dove troverete le pasticcerie più rinomate, frequentate a suo tempo anche da Salvador Dalì.

 

  • MACBA

Il Museo di Arte Contemporanea di Barcellona, nel quartiere El Raval, è dedicato ad opere realizzate durante la seconda metà del ventesimo secolo.

La progettazione del museo è dell’architetto statunitense Richard Meier.

 

3° Giorno

  • Palau de la Música Catalana

Dal 1997 fa parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO e si trova nel quartiere del Born. Questa sala concerti, visitabile anche con una guida, è un vero e proprio giardino e venne ultimato nel 1908 ad opera del maestro di Gaudì, Lluis Domenech y Montane.

Vi consiglio di sostare al bar interno, sempre in stile, per una colazione o una merenda.

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  • Santa Maria del Mar

La basilica di Santa María del Mar è un esempio di gotico catalano e si trova nel quartiere de La Ribera. Se avete letto “La cattedrale del mare” scritto da Ildefonso Falcones, non potete perderla.

Santa Maria del Mar
La Catedral del Mar
  • Mercato di Santa Caterina

Il mercato più moderno della città ed è il risultato della riqualificazione del 2005 ad opera degli architetti Enric Miralles and Benedetta Tagliabue, nella zona del Ribera. La particolarità di quest’opera è apprezzabile in realtà dall’alto in quanto la tettoia è ricoperta da ceramiche colorate ed è a forma di onda.

Mercato di Santa Caterina
Mercato di Santa Caterina
  • Parco della Ciutadella

E’ un vero polmone verde per la città di Barcellona ed il luogo ideale per rilassarsi o mangiare un panino.

Parco-della-Ciutadella
Parco della Ciutadella

4° Giorno

  • Mercato della Boqueria

Il mercato storico sulla Rambla, e simbolo di Barcellona. Merita una passeggiata.

 

  • Barrio Gotico e la Rambla

Un semplice passeggiata rilassante in centro.

 

  • Palau Guell

Sempre di Gaudì, anch’esso fa parte delle opere Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

La sua importanza risiede nel fatto che qui, per la prima volta, vengono utilizzati gli archi di catenaria da Gaudí. Questi diventeranno parte integrante del suo linguaggio e noi li ritroveremo in tutte le sue opere.

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Archi di catenaria – Studio per la Sagrada Familia con catene appese al SOFFITTO! (presente presso la Pedrera)
  • La Barceloneta

La Barceloneta è un quartiere marinaro di Barcellona. Qui la gente del luogo viene per una passeggiata in riva al mare, per fare surf o per cenare nei ristoranti con specialità di pesce.

Non mi resta che augurarvi una buona esperienza di viaggio.

Grazie a Rosanna e Antonio per aver condiviso questo viaggio.

Grazie ad Andrea, poiché è colui che senza saperlo mi ha convinto a creare questo blog, e Barcellona è una città a cui tiene molto.

Vi ricordo che tutte le foto presenti su questo blog, ove non espressamente indicato, sono state scattate da me e pertanto, per poterle utilizzare dovrete avere una mia formale approvazione.

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Sono Arianna, e nel mio blog racconto “viaggi di scoperta“. Ti propongo percorsi di viaggio ed esperienze culturali attive, esclusive ed in grado di farti immergere in modo nuovo nella realtà dei territori che visiterai.
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Barcellona, un itinerario di viaggio di architettura (e churros)
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Barcellona, un itinerario di viaggio di architettura (e churros)
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Barcellona in 4 giorni tra monumenti must visit e tradizioni locali
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2 thoughts on “Barcellona, un itinerario di viaggio tra il genio di Gaudì e i churros

  1. Quanto mi è piaciuta Barcellona l’ultima volta che ci sono stata! Le prime due non molto, ma lo scorso dicembre qualcosa è cambiato e ora non vedo l’ora di tornarci. Anche perché mi mancano ancora tante cose da vedere, come per esempio la Sagrada Familia.
    Non amo i dolci ma per i churros ho fatto uno strappo alla regola 😉

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