Una guida completa per visitare Siracusa in questo blog perché, prima di tutto, è la mia città natale, e poi perché è la perfetta sintesi tra mare, arte, cultura, borghi e natura.
La guida completa che vi propongo è il modo migliore per poter progettare il vostro itinerario in base sia alla stagione che ai vostri interessi.
Ho già descritto un itinerario per la Sicilia Ovest in questo blog, e questa volta tocca alla meta più bella della parte Est (sono un attimo di parte ovviamente!).
Cosa vedere a Siracusa, fuori da Ortigia
Questa guida completa su cosa visitare a Siracusa è divisa in articoli tematici (altrimenti questo articolo sarebbe stato infinito e vi avrebbe annoiato subito).
In questo articolo vi parlo dei luoghi fuori dall’itinerario classico della Siracusa turistica e che vi permetteranno di vivere la vostra avventura siciliana come un local (forse pure meglio!)
Gli altri articolo tematici invece parlano di:
- Itinerario sull’isola di Ortigia, il centro storico di Siracusa
- Siracusa, il mare più bello della Sicilia
Aree archeologiche, castelli e mercato cittadino
N.B.- Cliccando sul pulsante a forma di quadrato (allarga schermo) della mappa potrai aprirla tramite la tua app di Google Maps !
Basilica Santuario di Santa Lucia al Sepolcro e mercato cittadino
La Basilica Santuario di Santa Lucia è una delle chiese più grandi della città e sorge sul luogo in cui Santa Lucia (le cui reliquie sono oggi custodite a Venezia) fu martirizzata nell’anno 304.
Ogni domenica mattina, nella grandissima piazza antistante la chiesa, si svolge uno dei mercati cittadini.
Obbligatorio acquistare prodotti tipici della zona:
- le “olive cunzate“: olive condite tipiche siciliane, potrete conservarle a casa semplicemente un un barattolo di vetro riempito di olio di semi, non di oliva),
- i pomodori e pomodorini secchi,
- i capperi nostrani sotto sale, (si mantengono meglio e sono decisamente più buoni di quelli sotto aceto,
- “‘u strattu” ossia l’estratto di pomodoro essiccato al sole, lo riconoscerete perché è una pasta molto densa e rossa e viene utilizzata anche nel sugo per enfatizzarne il sapore,
- “u capuliato” ossia pomodoro secco tritato e condito con olio e spezie (speciale per condire una pasta veloce o delle bruschette),
- origano essiccato di zona, non ha nulla a che vedere con quello acquistato al supermercato ovviamente.
Se cercate le mandorle vi consiglio di acquistarle ad Avola, la mandorla di queste zone è molto saporita ed è utilizzata per produrre confetti di pregio.
Il Castello Eurialo
Il Castello Eurialo si trova in una zona periferica e piuttosto alta della città di Siracusa. Luogo poco conosciuto e un po’ bistrattato dai locali, questo castello rappresenta una delle più grandi e complete opere militari del periodo greco.
Oltre ad avere una valenza storica straordinaria, questo castello è una vera e propria terrazza che regala una vista spettacolare del porto di Siracusa dall’alto.
Questo castello era collocato infatti nel punto dominante di Siracusa e da qui partivano le imponenti Mura Dionigiane, che cingevano l’antica città per un perimetro di ben 27 chilometri. Le Mura Dionigiane erano le più estese mura del Mondo Classico e superando anche le Mura Aureliane di Roma.
Tra fossati ed ambienti sotterranei, oltre che ad una vista mozzafiato, la visita vi riserverà molte scoperte.
Il Parco Archeologico Neapolis
Il parco archeologico della Neapolis (città nuova) comprende sia testimonianze di epoca preistorica, sia monumenti pubblici.
Il padrone di casa è indubbiamente il Teatro greco, scavato nella roccia per asportazione, ospita annualmente il Festival del Teatro Greco o per gli amici le Rappresentazione Classiche.
In cima al bellissimo teatro troverete la zona del Ninfeo, con l’antica fontana da cui sgorga acqua (Siracusa è una città ricca di acqua e di sorgive) e la Via dei Sepolcri (in parte percorribile).
Suggestivo e da non perdere è sicuramente l’Orecchio di Dionigi, una imponente grotta che si apre sul fronte settentrionale delle latomie presenti nel parco archeologico, le Latomie del Paradiso.
Questa grotta non è altro che una parte della cava di calcare utilizzata per estrarre materiale da costruzione. Alta circa 23 metri e profonda circa 65 metri, forma una particolare volta a sesto acuto.
La particolare proprietà acustica di amplificare i suoni prodotti al suo interno ha alimentato varie leggende nel tempo. Si narra infatti che il tiranno Dionigi usasse rinchiudere i prigionieri politici al suo interno e che ascoltasse i loro discorsi dall’alto della grotta.
In realtà la grotta ha questa forma perché i cavatori iniziarono a lavorare dalla sua sommità (all’epoca era il piano di calpestio, ossia il punto più alto del teatro greco che risulta invece opera di scavo), allargandosi mano a mano procedendo verso il basso.
I segni della lavorazione dello scavo della pietra sono visibili, oltre che sui fianchi dell’Orecchio di Dionigi, anche sulla vicina Grotta dei Cordari. Questa grotta era una antica cava di estrazione utilizzata dal 1300 per la lavorazione artigianale delle corde di canapa, proprio per le caratteristiche peculiari legate all’umidità della grotta.
Non meno importanti, e facenti anch’essi parte del parco archeologico, sono l’area del Santuario di Apollo, l’Ara di Ierone, e l’Anfiteatro romano.
Fate attenzione agli orari di chiusura del parco archeologico di Siracusa, poiché solitamente si attestano intorno alle 16-17. Per una visita estiva ricordate che il luogo è parecchio assolato e caldo; visitatelo la mattina presto o il pomeriggio muniti di ombrello o cappello.
Catacombe e Chiesa di San Giovanni
La Chiesa di San Giovanni ha un effetto scenico notevole poiché non ha copertura ed è decorata da un rosone di notevole bellezza. Questa chiesa siracusana nasconde anche la più grande Catacomba della città (ottimo luogo per contrastare il caldo estivo), caratterizzata da ampie gallerie e tesori come la Cripta dipinta di San Marciano (foto: fonte Wikipedia).
Basilica Santuario della Madonna delle Lacrime
Di più recente costruzione, il Santuario della Madonna delle Lacrime, con i suoi 74 metri, è visibile da tutti i punti della città.
Fu costruito per custodire l’immagine in gesso della Vergine, che lacrimò nel 1953 (opera degli architetti francesi Andrault e Parat).
La sua forma ricorda una lacrima caduta dal cielo (nella foto in basso, la montagna che si vede fumare è proprio l’Etna, visibile durante le giornate terse).
Museo archeologico regionale Paolo Orsi
Il Museo archeologico Paolo Orsi di Siracusa raccoglie molte delle testimonianze più importanti del passato della città. Qui sono custoditi anche gli scheletri degli elefanti nani che si aggiravano in epoca preistorica in queste terre, oltre alla celebre statuina del cavalluccio corinzio, oggi il simbolo del museo.
Girovagando tra gli ambienti del museo potrete imbattervi inoltre nella olla (vaso) il cui decoro dei manici è il simbolo dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Latomia dei Cappuccini
Rappresenta la latomia forse più antica di Siracusa, ma nei secoli ha assunto diverse funzioni. Oltre ad essere stata una cava di estrazione della pietra da costruzione, fu’ anche una prigione di guerra e luogo di culto con numerose grotte e ipogei funerari.
Qui accanto i Frati Cappuccini nel cinquecento costruirono un convento fortificato ed suo interno organizzarono un vasto orto. Al suo interno sopravvivono da allora specie rare e centenarie, immortalate anche nelle antiche stampe dei viaggiatori Grand Tour (foto: fonte Wikipedia).
Trekking e natura
Questa guida completa di Siracusa non parla solo di monumenti architettonici ma anche di trekking e natura, una natura che si intreccia sempre con la storia, dalla più antica alla più recente.
N.B.- Cliccando sul pulsante a forma di quadrato (allarga schermo) della mappa potrai aprirla tramite la tua app di Google Maps !
Pista ciclabile di Siracusa
Intitolata a Rossana Maiorca, figlia dell’apneista siracusano Enzo, situata nella periferia della città di Siracusa, è stata ultimata nel 2008.
E’ un luogo molto panoramico della città, a picco su alte scogliere. Questa pista ciclabile inizia da una piazza dedicata al Monumento ai caduti e si sviluppa ungo il vecchio tracciato ferroviario lungo circa 7 km.
Questa pista ciclabile è un luogo di incontro relativamente recente per i cittadini siracusani, che amano passeggiare ammirando il mare a piedi o in bicicletta.
Riserva naturale saline di Priolo
Una riserva naturale “surreale”, nel senso che vi troverete davanti uno strano connubio di ciminiere industriali e fenicotteri rosa. Un paradiso per i fotografi, nel 2008 ha vinto il premio nazionale “Oasi più bella d’Italia” della associazione di birdwatching EBN Italia.
Un articolo dedicato a questa riserva è proprio qui sul blog. N.B.-informatevi prima sull’apertura di questa riserva, poiché nel 2019 è stata purtroppo devastata da un incendio.
Riserva Naturale Orientata Cavagrande del Cassibile e
Splendide piscine naturali alimentate da cascatelle e ripide, adornate da rigogliosa vegetazione.
Un bagno in questo luogo incantato incastonato tra alte rocce, si ricorda per tutta la vita.
La discesa, e soprattutto, la risalita, sono un po’ faticose (circa 1 ora per risalire), ma vale la pena lo spettacolo che vi aspetta.
Anche il laghetto di Cava Carosello, più facilmente raggiungibile con una passeggiata che parte da Noto Antica, merita una visita (foto: fonte Wikipedia).
Riserva Naturale Orientata di Pantalica
Ovvero le necropoli rupestri di Pantalica, sono uno spettacolare alveare di grotte artificiali ed uno dei luoghi preistorici più importati della regione.
Dal 2005 questo luogo è Patrimonio UNESCO per l’alto profilo storico, archeologico, speleologico e paesaggistico. Sono presenti due accessi per raggiungere Pantalica, uno da comune di Ferla e l’altro da quello del comune di Sortino.
Il percorso è una piacevole passeggiata nella natura che conduce, attraverso un canyon costellato da più di 5000 le tombe a grotticella, chiese e abitazioni rupestri, fino ai sottostanti percorsi fluviali dove godere di un po’ di frescura.
Se siete amanti dei percorsi in bicicletta è possibile anche osservare questa zona dall’alto e percorrere il piacevole sentiero del bosco di Giarranauti (prenotando le bicilette in loco).
Borghi in provincia
Siamo giunti infine al capitolo della guida di Siracusa dedicato ai borghi più caratteristici della provincia.
Palazzolo Acreide
Città barocca situata nell’entroterra, nel 2002 è stata dichiarata Patrimonio UNESCO e fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia.
Per me è anche uno dei borghi più “buoni” di Siracusa (i dolci della pasticceria Corsino per me sono un “must eat”).
Questa perla è caratterizzata inoltre dal bellissimo teatro greco di Akrai; questo teatro non è stato scavato nella roccia per asportazione come quello siracusano, ma è stato invece adagiato su un preesistente pendio naturale.
Vicino Akrai si trova inoltre un luogo misterioso, caratterizzato da grandi statue che prendono il nome di “I Santoni“. Questo luogo è da considerarsi ad oggi il più grande santuario dedicato al culto delle dea Cibele, la grande madre degli dei.
La particolarità di questo sito antichissimo sta nel fatto che nessuno è ancora riuscito a decifrare il significato iconografico di queste 12 statue.
Da non perdere a Palazzolo le feste patronali di San Sebastiano e di San Paolo, di cui vi ho parlato anche su questo blog.
Noto
Non ha bisogno di presentazioni. Il suo Corso principale è un salotto barocco a cielo aperto. Tante le manifestazioni a cui partecipare in primavera ed estate, dagli spettacoli all’aperto a mostre d’arte e cultura; è davvero un luogo molto vivo e stimolante.
Sapevate che sono stati i genzanesi (Genzano di Roma) ad insegnare l’arte dell’infiorata ai netini? A Genzano di Roma infatti ogni anno si svolge una infiorata di dimensioni davvero rilevanti.
Da non perdere i balconi di via Nicolaci, dove si svolge l’annuale infiorata, la Sala degli Specchi del palazzo comunale, la Basilica di San Nicolò e l’immancabile il panorama dalla terrazza della Chiesa di San Carlo.
Suggerimenti:
- entrate (e se volete approfittate della buona cucina e degli eventi musicali) nel bellissimo locale “Anche gli angeli“
- provate la granita al mandarino (io non vado più al Caffè Sicilia, perché trovo più buona quella del Caffè Costanzo)
- se invece volete pranzare in un agriturismo di qualità e tradizione (da ben tre generazioni) poco fuori il borgo, vi consiglio di provare “Agriturismo Leone“
Buscemi, il paese museo
Un paese-museo etnografico unico nel suo genere, di cui fa parte anche il mulino S. Lucia a Palazzolo Acreide. Autentici (non ricostruiti) luoghi della cultura contadina che descrivono la vita siciliana dell’entroterra in tempi ormai remoti.
Marzamemi
Ormai una tappa cult degli itinerari che coinvolgono la provincia di Siracusa, questo borgo marinaro e il paradiso dei fotografi.
La sua piazza e le sue vie sono delle scenografie siciliane a cielo aperto, ed in estate pullula di turisti e locali.
Questa piazza diventa anche protagonista del bellissimo Festival Internazionale del Cinema di Frontiera, che vi consiglio di vedere se capitate in zona a settembre.
Conosciamoci meglio…
Se vuoi essere sempre aggiornato sulle mie mete, o semplicemente ti va di scambiare quattro chiacchiere o chiedermi qualcosa, seguimi su Instagram o sui social che trovi in alto alla pagina 🙂