Le Grotte di Collepardo si trovano in provincia di Frosinone, in un territorio già costellato di abbazie, laghi fantasma e borghi, e sono una meta ideale per una gita fuori porta a due passi da Roma.
Mi è capitato di visitare diverse grotte in giro per l’Italia, da nord a sud, ma queste sono davvero stupefacenti, sia per le testimonianze storiche che si trovano al suo interno, sia per le dimensioni veramente impressionanti di alcune formazioni, sia per la dedizione al territorio e bravura delle guide che vi accompagneranno nel percorso.
Perché le Grotte di Collepardo sono così particolari
Si tratta di un complesso di cavità carsiche nei Monti Ernici, formatesi dall’erosione dell’acqua nel corso di milioni di anni (quanta pazienza!).
Queste grotte garantiscono il famoso effetto “WOW” a chiunque faccia una visita al loro interno.
Le grotte hanno infatti delle dimensioni veramente notevoli, ed alcune delle formazioni che troverete sono veramente stupefacenti.
Le guide che vi accompagneranno sono innamorate del loro territorio e sono professionalmente molto preparate ad elargire spiegazioni adatte a tutte le età.
Attenzione perché, per la loro natura, non sono aperte al pubblico in tutti i periodi dell’anno.
Le Grotte di Collepardo vengono anche simpaticamente chiamate “Grotte dei Bambocci” poiché alcune formazioni di stalattiti siano simili a bambole e pupazzi.
Queste grotte sono talmente belle e stupefacenti che persino la Regina Margherita, nel 1904, volle visitarle. Le Grotte di Collepardo, in seguito a questo avvenimento, vengono infatti anche chiamate “Grotta Regina Margherita”.
L’illuminazione delle Grotte di Collepardo
L’interno di queste grotte è veramente ben illuminato (un progetto realizzato nel 2021), tanto che è possibile apprezzare le meravigliose colonne giganti, alte diversi metri, ed apprezzarne sfumature di colore, chiaroscuri ed anche il loro “essere vive”.
Si perché qui il processo di formazione di stalattiti e stalagmiti non si è ancora fermato!
Mediamente queste formazioni hanno una crescita che che può arrivare anche ad 1 mm ogni 3 anni, a seconda della temperatura dell’aria e dell’intensità dello “stillicidio“, ossia velocità di gocciolamento dell’acqua.
Solo a contatto con questa grotta potrete capire quanto tempo la natura ha impiegato per costruire questa cattedrale sotterranea.
Le testimonianze di un luogo da sempre conosciuto ed utilizzato
Tra il 2014 ed il 2015 sono stati effettuati degli scavi ed approfondimenti archeologici che hanno portato alla luce moltissimi scheletri umani (alcuni, in diverse parti, come ad esempio i denti, sono perfettamente visibili), reperti ceramici e faunistici risalenti alla media età del Bronzo, ben 3.500 anni fa.
E’ quindi probabile che già in tempi preistorici queste grotte avessero una funzione funeraria per la popolazione del luogo.
All’interno delle Grotte di Collepardo sono stati però trovati anche ex-voto pagani, di epoca pre-romana, legati al culto solare. Qui era presente un vero e proprio Mitreo, meta di importanti pellegrinaggi e rituali.
Ma non finisce qui, perché queste grotte sono state utilizzate anche in epoca relativamente recente, come rifugio da parte di briganti e pastori. Anche gli sfollati della seconda guerra mondiale hanno utilizzato le stanze più vicine all’ingresso della grotta come rifugio antiaereo; ne sono testimonianza le tracce di bruciato e cenere rimaste “incastrate” nelle formazioni.
- Gli abitanti delle Grotte di Collepardo
Come tutte le grotte, anche quelle di Collepardo sono dei microcosmi che nascondono e proteggono pipistrelli e minuscoli animali endemici che riescono a sopravvivere in ambienti senza luce e piante (per inciso, io non ho visto pipistrelli, state tranquilli).
Quando visitare le Grotte di Collepardo
Le Grotte di Collepardo sono visitabili da marzo a novembre (ma informatevi sempre sui siti internet ufficiali per assicurarvi che non siano attivi periodi di manutenzione).
Cosa visitare nei dintorni delle Grotte di Collepardo
Nelle vicinanze delle Grotte di Collepardo è possibile visitare altri luoghi di interesse, perfetti per completare una gita fuori porta:
- Il Pozzo d’Antullo, una dolina carsica profonda 70 metri.
- La Certosa di Trisulti, una spettacolare abbazia cistercense del XII secolo di cui ho parlato qui, con una antica farmacia strepitosa
- Il Lago fantasma di Canterno
- Il Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, un’area protetta ricca di flora e fauna.
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