Nell’attesa di poter tornare in Grecia, dove ho passato uno degli anni di studio più belli della mia vita, condivido con voi una tradizione che mi è rimasta nel cuore, la Tsipouradika.
Si tratta di una tradizione tipica della zona della Macedonia, nel nord della Grecia, della penisola Calcidica e soprattutto della Tessaglia, ed anche di Creta.
Cosa è lo Tsipouro
Lo Tsipouro viene tradizionalmente servito in bottigliette da 50 ml (confezionate o artigianali) che possono essere o meno aromatizzate all’anice.
Lo Tsipouro non è altro che un distillato (40-45 gradi circa di alcool) ottenuto dai resti di produzione del vino, ossia dalle vinacce dell’uva; si tratta quindi di una bevanda che ha origini molto povere.
Questo tipo di distillato, simile ma da non confondere con il raki o l’ouzo, è tipico proprio della zona della zona nord della Grecia, specialmente di Volos, la città patria degli Argonauti, e dei paesi che si trovano sul monte Pilio (assolutamente meravigliosi).
Iniziamo la nostra Tsipouradika greca!
Sedersi in un tradizionale locale dove consumare una Tsipouradika significa vivere appieno una tradizione locale.
Purtroppo luoghi di ritrovo tipici di Volos e dintorni stanno mano a mano scomparendo per lasciare posto alle moderne taverne.
Una volta trovato il locale giusto l’unica cosa che serve fare è ordinare una classica bottiglietta di Tsipouro. Solitamente si ordina con le mani, indicando il numero di bottigliette e specificano “con” o “senza”, nel senso se preferiamo con o senza anice.
Tradizionalmente lo Tsipouro veniva bevuto senza essere accompagnano da un pasto, ma solo da una ristretta varietà di antipasti di verdure e carne. Ovviamente questa tradizione era prima riservata ai soli uomini, ma oggi ovviamente le cose sono cambiate.
Nei primi anni del Novecento, grazie all’arrivo di popolazioni provenienti dall’Asia Minore, alla bevanda greca dello Tsipouro iniziarono ad essere accompagnati antipasti molto vari e principalmente di mare.
Importante: cosa che non tutti sanno è che si consiglia di diluire il contenuto della bottiglietta con un poco di acqua in un bicchiere, e/o dei cubetti di ghiaccio.
Cosa si mangia in Grecia ad una Tsipouradika?
In base al numero di commensali e al numero di bottigliette di Tsipouro greco ordinate vengono portati al tavolo una serie di antipasti (meze) da consumare insieme. Solitamente quindi non si ordina qualcosa di specifico ma si aspetta che arrivi ciò che è stato cucinato quel giorno.
Il conto sarà relativo al numero di bottigliette ordinate, e non agli antipasti serviti.
Ovviamente nelle taverne più turistiche è possibile scegliere cosa mangiare, ma io normalmente non le prediligo e preferisco locali spartani ma più autentici.
Il percorso dei sapori greci al tavolo
I primi piatti serviti sono solitamente i più aciduli e aspri o salati, come sottaceti, alici marinate o fritte, sardine ecc.
Quando abitavo a Volos adoravo quando al tavolo iniziavano poi ad arrivare le patate con il burro, solitamente servite al secondo round di bottigliette. Si tratta di un piatto davvero semplice perché non è altro che una patata di una discreta dimensione, tagliata a metà con tutta la buccia e poi cotta al forno a legna, su cui spalmare del semplice burro.
Aspettatevi ovviamente formaggio e olive greche al tavolo, per poi spaziare con cozze saganaki, crema di melanzane, zucchine fritte in pastella ed altri tipi di meze a base di pesce alla griglia o in umido (di gusto più recente).
Mano a mano che procederete con le bottigliette successive cambieranno i sapori, per poter scoprire tutte le varietà della zona. Sappiate però che non è previsto un dolce nei locali tradizionali!
Non lasciatevi scappare una vera e propria esperienza sensoriale autentica greca, mi raccomando, e fatemi sapere come è andata!
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Brava Arianna per come trametti le tue sensazioni e descrivi i luoghi in modo da farci vivere la tua esperienza come fossimo lí con te. Inoltre iI tuo coinvolgente entusiasmo ci sprona a partire a ns volta. Continua cosí. Enzo e Marina
Ciao Enzo e Marina, grazie mille per le vostre parole, siete stati davvero gentili e sono felice abbiate letto con piacere l’articolo