Ospitare gratuitamente i turisti con la voglia di esplorare il Molise; così nasce a San Giovanni in Galdo il progetto Regalati il Molise.
Siamo in provincia di Campobasso e qui l’associazione Amici del Morrutto crea qualcosa che va al di là dell’intento di far conoscere la propria cittadina.
San Giovanni in Galdo diventa, grazie al lavoro di squadra dei suoi abitanti ed alla lungimiranza degli amministratori, baluardo di un’accoglienza genuina e preziosa.
San Giovanni in Galdo è così diventato il borgo da cui, ogni mattina, sono partita alla scoperta di un nuovo luogo da esplorare in Molise, e costruire il mio personale itinerario alla scoperta della regione, che potrete leggere in questo articolo.
Regalati un itinerario alla scoperta del Molise
Era giugno quando grazie ad un articolo all’Ansa.it scopro quasi per caso dell’iniziativa Regalati il Molise.
Persino il New York Times aveva scelto la regione del Molise come meta privilegiata del 2020. Decisi quindi di candidarmi per poter raccontare le bellezze di una regione a me sconosciuta.
Il Comune di San Giovanni in Galdo, tramite l’associazione Amici del Morrutto, aveva messo a disposizione ben 40 soggiorni da una settimana tra luglio e settembre.
Che felicità quando ho ricevuto la telefonata di Stefano! Mi comunicava di essere stata scelta per soggiornare una settimana come ospite della loro comunità cittadina; mi sarebbe stato messo a disposizione un appartamento di proprietà del Comune di San Giovanni in Galdo.
Quale migliore occasione per poter essere visitare non solo un borgo autentico del Molise, ma soprattutto essere accolta e coccolata dalla gente del luogo in un abbraccio lungo una settimana.
L’accoglienza e l’ospitalità del Molise
Sono arrivata a San Giovanni in Galdo in una tarda mattinata di settembre. L’appuntamento era in una bellissima piazzetta della zona storica del paese.
Si era da poco tempo concluso il periodo di lockdown del 2020, che tutti abbiamo vissuto duramente, e la voglia di ricominciare a mangiare il mondo con gli occhi era davvero tanta. Così come tanta era la voglia di stringere nuove relazioni vere con le persone.
Vengo accolta dal Sindaco e dai componenti dell’associazione Amici del Morrutto, promotori dell’iniziativa. E che accoglienza!!
Non un timido buffet di benvenuto, ma dolci e leccornie tipici e di tutti i tipi.
Il cuore, il tempo e il “saper fare” sono stati interamente dedicati alla mia accoglienza, e questo non si dimentica facilmente.
Cosa vedere a San Giovanni in Galdo, in Molise
Soggiornare nel piccolo centro storico di San Giovanni in Galdo mi ha permesso di vivere appieno e senza stress l’itinerario organizzato alla scoperta del Molise.
Silenzio, tranquillità, nessun problema di parcheggio, spostamenti a piedi minimi ed una piccola trattoria dove poter cenare e sentirsi a casa dopo un’intera giornata passata in giro.
Il meglio che potessi sperare, insomma.
Il centro storico di San Giovanni in Galdo, il Morrutto
Il quartiere più antico viene chiamato con una simpatica ed antica accezione, ossia Morrutto, che significa appunto “muro rotto”, proprio per l’antico stato di abbandono che ha vissuto questo borgo del Molise.
Il centro storico del borgo molisano ti accoglie con la sua piazza principale, piccola e misurata. Qui affaccia l’antico castello di San Giovanni in Galdo, il Palazzo nobiliare Ruffo (in tempi antichi chiamato Castelluccio), proprio dove oggi il comune ha realizzato gli appartamenti per i turisti in cui mi hanno ospitato (che politica innovativa!).
Il centro storico si ramifica su tre strette stradine principali su cui si affacciano palazzi a due o tre piani molto caratteristici.
Questo centro storico è stato abitato fino agli anni Sessanta. La popolazione ha preferito spostarsi verso case più nuove e meno complesse da abitare, anche perché prima qui si arrivava tramite rampe di scale, oggi sostituite da rampe.
Qui sono state ristrutturate alcune strutture che accolgono oggi le case degli antichi mestieri. Sono custoditi quindi tutti gli antichi oggetti di uso comune alla vita lavorativa e quotidiana del paese.
Lungo il percorso vi accorgerete che si tratta di un centro storico ancora da valorizzare, ma già si intravede la bellezza che nasconde.
Con un po’ di attenzione potrete anche scorgere bellissime architravi sui portoni risalenti all’anno Mille.
I portoni di ingresso e la chiesa di San Giovanni in Galdo
Sulla strada principale, subito fuori dal centro storico antico, soffermatevi ed entrate nella Chiesa di San Germano, per ammirare il pulpito angioino (incredibile) e le magnifiche sculture conservate al suo interno.
Sempre lungo la via principale che attraversa il paese, regalatevi una passeggiata sul tardo pomeriggio per ammirare come ogni famiglia si sia dedicata alla personalizzazione dei portoni di ingresso delle varie dimore.
Tra stemmi familiari e decori particolari e delicati, questo corso mi ha stregato e non ho potuto fare a meno di dedicargli molte passeggiate serali, al riparo dalla calura estiva delle grandi città.
San Giovanni in Galdo è un borgo del Molise a cui ci si affeziona, che si apprezza vivendolo giorno per giorno ed ancora di più se avrete la fortuna di trovare qualche abitante del luogo disposto a raccontarvelo.
Gli Zigzaghini, tradizione di San Giovanni in Galdo
L’anima della tradizione di San Giovanni in Galdo si esprime addirittura nella danza.
Proprio da questa cittadina infatti hanno avuto origine, e continuano a diffondere la loro cultura a livello internazionale, gli Zigzaghini.
Si tratta di un gruppo folkloristico nato nel 1933 con l’intento di valorizzare e riproporre canti e balli tipici della zona. Senza la loro dedizione e voglia di divulgazione questo patrimonio sarebbe andato perduto.
Gli Zigzaghini si sono esibiti non solo in Italia, ma anche in Europa, negli Stati Uniti ed in Canada, oltre ad aver partecipato e vinto riconoscimenti a numerosi festival internazionali del folklore.
Il gruppo folkloristico si compone di ben 30 elementi, tra cui cantanti, danzatori e suonatori di strumenti tradizionali molisani. I costumi con i quali si esibiscono sono fedeli riproduzioni degli abiti del Settecento.
Il consiglio è quello di non perdervi una loro esibizione per assaporare l’antico Molise e la voglia dei cittadini di condividere la loro tradizione.
Il Tempio Italico di San Giovanni in Galdo, Molise
Con una piacevole passeggiata o un breve tratto in auto, vale la pena visitare il Tempio Italico posto poco fuori dal paese di San Giovanni in Galdo, nella campagna molisana.
Un sentiero breve e lastricato porta all’ingresso di un ampio recinto in pietra.
Si tratta dei resti di un antichissimo santuario sannitico di cui si conservano non solo il muro di contenimento e il basamento, ma soprattutto la vista eccezionale sulle colline morbide del Molise. Qui il silenzio è avvolgente e si può godere il panorama ancora seduti su queste antiche pietre.
Ma chi erano i Sanniti? I Sanniti o Sabelli furono un antico popolo stanziato nel centro Italia e tennero testa in modo ostinato alla conquista dei romani.
Troppo spesso bistrattati dai resoconti storici, i sanniti erano un popolo molto evoluto dal punto di vista sociale, tanto da garantire eguaglianza dei diritti a tutti i cittadini.
Erano ottimi guerrieri e dimostravano la loro prestanza atletica durante giochi di combattimento che avvenivano in particolari occasioni di festa. Sembra che proprio da queste lotte tra guerrieri, i romani trassero spunto per le loro lotte tra gladiatori.
Dove Mangiare a San Giovanni in Galdo, in Molise
Il mio punto di riferimento serale è stata la trattoria di Lucia, U Vettare Du Merrutte.
Cucina tradizionale davvero, in un contesto così accogliente e tranquillo da sentirsi subito non solo a casa, ma parte della comunità di San Giovanni in Galdo.
Qui ho conosciuto diverse persone che vivono in paese da generazioni, perché si tratta di una trattoria molto frequentata dai local. La gente è estremamente accogliente e desiderosa di raccontare le esperienze, le tradizioni e la storia del loro Molise.
Spesso mi sono trovata a chiacchierare fino a tarda sera con persone appena conosciate, con un bel bicchiere di vino in mano ed un buonissimo dolce fatto in casa da Lucia. E ai tempi del covid queste semplici esperienze riempiono il cuore.
Provate anche la pizza fritta di Lucia; una vera bomba ma buonissima!
Non perdetevi il Molise, perché davvero esiste ed è una perla di cultura, archeologia, borghi, buon cibo, natura e tradizione … serve altro?
Conosciamoci meglio…
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