Se cercate in Lazio un borgo medievale ben conservato, silenzioso e romantico, e siete anche delle buone forchette, Bassiano, borgo del prosciutto crudo, ben si presta ad una visita domenicale invernale o durante il mese di maggio per la Festa dei fauni.
Bassiano si trova a circa 560 metri sul livello del mare, in una posizione favorevole per essere collocata in un itinerario in provincia di Latina poiché vicino sia alla bellissima Sermoneta, che ai meravigliosi Giardini di Ninfa e Sezze, famosa per le sue crostate di visciole.
Noterete da subito che il borgo è un’antica fortezza medievale, con imponenti mura di cinta e viuzze intricate, sobrie e silenziose. Nel suo tessuto urbano sono inoltre presenti alcuni esempi di “casa torre mediavale”, ossia abitazioni fortificate sviluppate su più piani.
Bassiano ha inoltre ottenuto l’ambita Bandiera Arancione del Touring Club Italiano.
Se il cibo ed i borghi non dovessero bastare a convincervi, sappiate che Bassiano ha dato anche i natali a Aldo Manuzio (vissuto poi tra Firenze e Venezia), ritenuto fra i primi editori europei in senso moderno ed allo stesso è dedicato anche il Museo Delle Scritture.
A Manuzio si deve la punteggiatura utilizzata oggi, quindi il punto per la chiusura dei periodi, la virgola, l’apostrofo e l’accento. Manuzio è inoltre l’inventore del “punto e virgola” e della scrittura in corsivo italico o, appunto, aldino (italique in francese e italics in inglese).
E se ancora non vi avessi convinto, sappiate che sono incastonate nei muri delle piccole maioliche che riportano bellissime poesie da leggere durante la passeggiata.
L’angolo dei golosi
Ma per le buone forchette il punto forte di Bassiano è sicuramente il più famoso prosciutto crudo, oltre che della “giungata”, uno yogurt autoctono, e la “mbanata” un formaggio da accompagnare con il pane.
ll prosciutto crudo di Bassiano è un crudo particolarmente saporito e dal sapore leggermente affumicato. Il clima particolarmente favorevole infatti ben si presta ad una stagionatura naturale.
La stagionatura viene effettuata con le finestre aperte, in modo che i salumi possano “respirare” l’aria dei boschi di querce e faggi dei Monti Lepini.
Questa varietà è inoltre inclusa nell’elenco dei prodotti tradizionali di origine laziale e la sua sagra si svolge in estate, a fine luglio.
Abbiamo scelto di provare questo prodotto tipico alla Taverna del Brigante, e devo dire anche anche tutti gli altri salumi e formaggi serviti erano degni di nota. A voi il giudizio finale.
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Noooo devo ammettere la mia ignoranza su Aldo Manuzio, e ora sono entusiasta di aver scoperto ciò! Se uniamo anche il prosciutto particolare e il borgo in sé, direi che la destinazione sale nella mia Top 5 di quando finalmente tornerò in Italia! Grazie per aver parlato di questo!
Grazie….sono contenta che ti sia piaciuto e ti abbia dato uno spunto per una prossima gita ?
Non conoscevo il borgo e men che meno il prosciutto! è un prodotto di nicchia? sugli scaffali del reparto gastronomia non mi è mai capitato di vederlo al supermercato. ora sono curiosa di assaggiarlo!
Non è capitato nemmeno a me di trovarlo al supermercato, ma ti assicuro che merita!
Questo è proprio un borgo per me, che sono una buonissima forchetta! Sto organizzando un tour nel Lazio e ci farò un pensierino! Grazie del suggerimento 🙂
Non c’è di ché