Esiste un luogo che vi farà scoprire dove e come venivano costruiti i templi di Selinunte, che non può mancare nel vostro itinerario di viaggio in Sicilia.
Si tratta delle Cave di Cusa, anticamente conosciute come Ramuxara o Damus-ara (cava calda), a pochi chilometri a Ovest di Selinunte.
Questo luogo è stato scelto per estrarre grandi pezzi di calcarenite e creare i capitelli e le colonne più grandi e imponenti.
Sapete perché questo sito archeologico è unico al mondo? Perché assomiglia ad una fotografia.
Questo sito è un’istantanea delle fasi di lavorazione dei pezzi dei templi; qui il tempo si è fermato il giorno X, all’ora X.
Il lavoro che si svolgeva alle Cave di Cusa venne infatti interrotto bruscamente con la conquista punica, nel 409 a.C.
Il risultato per noi è straordinario perché ci permette di vedere sia pezzi sbozzati, metà fuori e metà dentro la roccia, e altri finiti e pronti per il trasporto verso Selinunte.
Passeggiare tra i pezzi delle colonne dei templi di Selinunte
Arrivati alle Cave di Cusa al mattino prima di pranzo, proprio quando il sole di agosto cuoce la testa come un uovo a coque, ci si accorge subito che il sito archeologico non è tra i più frequentati dell’isola.
Anche gli orari di visita non sono dei più comodi, dalle 9 alle 14.
Questo però permette di godere in tranquillità del sito; silenzio e pochi turisti stranieri quasi invisibili.
Dopo una breve passeggiata ci si trova davanti ai primi mastodontici pezzi delle colonne dei templi, ancora lì, ancora a terra, appena staccati dal muro di calcarenite.
Come venivano scavate le colonne dei templi di Selinunte
Qui si tocca con mano la tecnica di estrazione; si disegnava il diametro prestabilito e si iniziava a scavare sempre più in basso fino al raggiungimento dell’altezza desiderata.
Si riconosce il “corridoio” dove gli operai lavoravano per dare forma alla colonna anche perché potete fisicamente percorrerlo tutto attorno al pezzo.
Il “rocchio”, ossia il pezzo della colonna, veniva staccato dalla base tramite dei cunei di legno che rompevano la roccia una volta fatti gonfiare con l’acqua.
I blocchi venivano poi rovesciati e spostati.
Il metodo di trasporto fu elaborato da Chersifone, architetto di Cnosso (Creta) e successivamente perfezionato dal figlio Metagene.
I rocchi delle colonne venivano trasportati per rotolamento mentre quelli squadrati venivano rivestiti con un’intelaiatura di legno per agevolarne il trasporto.
Le scanalature tipiche delle colonne dei templi venivano invece effettuate quando l’edificio era già stato eretto.
Perché visitare le Cave di Cusa prima dei templi di Selinunte
Il consiglio è di visitare queste cave come “antipasto” alla visita dei magnifici templi di Selinunte e Agrigento.
Avrete la possibilità di prendere familiarità e comprendere quanto lavoro e quanto grandi siano i templi greci.
Potrete toccare i rocchi, potrete girarci attorno, potrete misurarli su voi stessi.
Ci si sente così piccoli a pensare che ci si trova di fronte solo dei singoli pezzi di colonne altissime.
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Devo confessare che conosco molto poco la Sicilia, ma è una destinazione che mi attira moltissimo; per questo motivo leggo sempre volentieri i tuoi articoli!
Grazie mille Teresa per le tue parole. Significa che si sente che dietro la tastiera c’è un’amante vera della propria terra ?
Purtroppo mi manca la visita ai Templi di Agrigento e se dovessi tornare in Sicilia, seguirei il tuo consiglio, ovvero visitare prima Selinunte. Da quello che intuisco, è paragonabile a un laboratorio a cielo aperto, la visita aiuta a capire quanto sia stato due e faticoso costruire la meraviglia che è Agrigento.
Non proprio, le Le Cave di Cusa sono un sito archeologico a parte, sia a Selinunte che ad Agrigento
Questa è una zona che ancora non conosco ma ho già scoperto così tante località che rientrano nei miei gusti di visita che dovrò riuscire ad organizzare un viaggio. Molto interessante questa escursione, grazie delle indicazioni
La Sicilia è uno dei posti che amo di più in assoluto! Spesso ci spingiamo oltre oceano alla ricerca di posti meravigliosi quando dietro casa abbiamo una ricchezza assoluta come le bellezze della Sicilia!
Non sai quanto mi riempiono il cuore di felicità le tue parole