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Tra i borghi medievali del Piemonte, a pochi chilometri da Biella, si trova il Ricetto di Candelo, uno dei borghi caratteristici più suggestivi che potrete visitare in Italia, ed un unicum in Europa.

Vi avevo già parlato del Ricetto di Candelo in occasione della prima passeggiata che mi catapultò, durante un pomeriggio invernale, indietro nel tempo, tra le rue medievali cosparse di ciottoli.

Torno a parlare di questo borgo-gioiello perché, mai come oggi, da un lato è importante valorizzare il turismo dei borghi d’Italia, e dall’altro perché è un’ottima meta per le vostre attività all’aria aperta.

Borghi medievali del Piemonte; cosa sono i Ricetti

I “ricetti” sono dei borghi medievali fortificati, di cui molti si trovano in Piemonte, costruiti per proteggere le derrate alimentari del popolo. Visitare i ricetti significa quindi entrare in contatto con i “castelli del popolo”, non abitati ma in grado di custodire quanto di più prezioso in caso di attacco nemico, il cibo.

Sono circa 200 i ricetti medievali documentati in Piemonte ma sicuramente il borgo del paese di Candelo, in provincia di Biella, è il meglio conservato.

Proprio a Candelo infatti nasce nel 2002 il Centro Documentazione Ricetti, che si occupa di raccogliere documentazione e studiare queste particolari strutture presenti sia in Italia che in Europa.

Quali sono i ricetti e borghi medievali in Piemonte

Oltre a Candelo, ci sono altri borghi medievali in Piemonte. A Biella vale la pena visitare Magnano di cui si conserva un isolato dell’antico ricetto.

Altri borghi medievali, e nello specifico ricetti, si trovano in provincia di Novara, Torino e Vercelli.

torre medievale del ricetto di Candelo

Il Ricetto di Candelo tra i borghi più belli e sostenibili d’Italia

Grazie alla sua autenticità il ricetto di Candelo è uno dei Borghi più belli d’Italia fin dalla prima edizione del 2001.

Ma non è finita qui, perché il ricetto fa anche parte dei borghi selezionati dal progetto “Meraviglia Italiana“.

I riconoscimenti sulla sostenibilità dei borghi d’Italia

Il ricetto di Candelo è bandiera arancione del Touring Club Italiano, riconoscimento di qualità e sostenibilità dell’accoglienza turistica.

Il ricetto è inoltre entrato a far parte del progetto Borghi Sostenibili del Piemonte nato dalla volontà della Regione Piemonte e dall’incontro tra comuni appartenenti ai “Borghi autentici d’Italia” e “I Borghi più belli d’Italia”.

Cosa fare per visitare il ricetto di Candelo, le attività

Sono diverse le attività che si possono organizzare durante la visita al ricetto di Candelo:

  • attività culturali
  • visita ai vigneti rari
  • trekking
  • passeggiate romantiche nel borgo
  • percorrere itinerari religiosi
  • scoprire prelibatezze culinarie

Attività didattiche, l’antico mestiere della vinificazione

Il ricetto di Candelo è un Sistema Museale Integrato, ossia un sistema di sale, laboratori e “Cellule” disposte in diverse zone del borgo medievale. Le sale sono collegate da percorsi museali che danno una possibilità di visita complessiva e attiva del borgo; un vero e proprio museo a cielo aperto.

Il ricetto di Candelo è, in particolare, custode degli antichi saperi e tradizioni locali legate alla vinificazione.

Sono infatti state dedicate delle cellule agli antichi attrezzi del mestiere e delle sale didattiche che illustrano le fasi di lavoro del “cantoniere”. In una cantina privata è anche possibile ammirare un grande torchio del 1763.

L’obiettivo è quello di far immergere il visitatore in un borgo che ha la funzione di una vera e propria cantina comunitaria.

Ci troviamo in un borgo-laboratorio che studia il rapporto tra l’uomo e l’ambiente, e che custodisce il patrimonio storico, naturale e culturale di Candelo.

torchio antico azionato per la spremitura degli acini di vino

Visitare i vigneti rari del passato di Candelo

Sempre dedicato all’antica arte della vinificazione, è stato creato poco distante dal ricetto un interessante Eco-Vigneto. Si tratta di un vero e proprio laboratorio storico-scientifico che ha l’obiettivo di far rivivere l’antica cultura vitivinicola candelese.

Il vigneto di trova in località Dossere, a circa 1 km dal borgo medievale.

Per gli amanti delle particolarità legate al vino, sappiate che questo vigneto è un vero e proprio “museo” della biodiversità. Una vera collezione di vitigni del passato.

Sono infatti coltivate quelle varietà di viti quasi dimenticate e divenute rarissime, oggetto di studi e di tutela.

Qui si trovano varietà tipiche del Candelese, come la Riundasca e la Melasca, vecchie cultivar biellesi ad uva bianca (Moscato, Malvasia bianca, Greco o Erbaluce) e vitigni ormai rari (Neretti, Durasa, Pignolo spano, Rastajola, Varenzasca, Slarina, Barberun, Uva di Biella, Negrera, ecc.).

Nell’Eco-Vigneto sono coltivate anche varietà per usi particolari, come la Cipriana, con polpa soda e insapore, ma perfetta per essere conservata sotto grappa. Oppure il Tenjin, dalla polpa scurissima, che serviva a dar colore ai più slavati vinelli, o la Luglienga che per tradizione veniva coltivata accanto alle abitazioni.

I visitatori qui possono esercitarsi nel riconoscere il vitigno anche partecipando al “quiz della biodiversità”.

vigneti filari a candelo

Trekking fuori le mura di Candelo

Il territorio del Comune di Candelo offre piacevoli passeggiate lungo una particolare tipologia di altopiano, denominata Baraggia.

La Baraggia è un particolare tipo di territorio incolto, rimasto tra la pianura e i primi contrafforti pedemontani. Una tipologia di ambiente così particolare da essere definita “l’ultima savana europea” ed essere salvaguardata dalla regione Piemonte tramite la Riserva Naturale Orientata delle Baragge.

Per gli amanti del trekking e della bicicletta è possibile percorrere l’itinerario che dalle passeggiate esterne all’ombra delle mura, arriva alla via Mulini fino ad un laghetto per la pesca sportiva. Da qui si può proseguire fino alla splendida Baraggia.

bicigletta sui sentieri della baraggia in piemonte tra gli alberi dai colori dorati

Passeggiate romantiche tra le rue del ricetto di Candelo

Il borgo medievale offre spunto per piacevoli e rilassanti passeggiate.

Oltre al piacevole percorso tra le “rue” (strade) e le cellule del borgo medievale del Ricetto di Candelo, ci sono dei percorsi particolari tutti da scoprire e fotografare.

mappa ricetto di candelo

La Via di Lizza, si raggiunge entrando nel ricetto e dirigendosi subito sulla destra. Con il suo affaccio panoramico sulle campagne, è possibile scorgere i romantici profili dei castelli circostanti.

Un altro percorso suggestivo è quello della torre osservatorio che, grazie alla sua altezza da la possibilità di osservare il ricetto sa una prospettiva interessante.

Non dimenticate la piacevole passeggiata lungo il cammino di ronda a ridosso del lato nord del borgo, da cui è possibile osservare la roggia Marchesa e i siti un tempo occupati dai mulini e della campagna circostante.

torre medievale del ricetto di candelo merlata

Percorrere la via della fede, l’itinerario religioso dal ricetto di Candelo

Candelo ha un patrimonio artistico e architettonico di tutto rispetto non solo medievale, ma anche legato alla fede.

Fuori le mura è possibile visitare delle bellissime chiese, di cui alcune accessibili su prenotazione con visita guidata. Tra le chiese consigliate quella di Santa Maria Maggiore (1182), l’oratorio di Santa Croce (1640 – 1643), la chiesa di San Pietro (1222) e quella di San Lorenzo (1675-1696).

Alla scoperta della gastronomia di Candelo

Tra le prelibatezze della zona spicca sicuramente il “salam‘d l’ula”, un salame conservato sotto grasso, e la “paletta candelese”, un salume prodotto dalla scapola di suino sgrassata e refilata, salata e massaggiata manualmente.

Prodotti tipici della zona della Barragia sono poi l’omonimo riso del biellese e vercellese ed i vini locali, tra cui il Coste della Sesia D.O.C.

Si ringrazia il Comune di Candelo, il Centro Documentazione Ricetti e l’associazione Borghi più belli d’Italia per la collaborazione e il materiale fotografico e documentale messo a disposizione per scrivere il presente articolo

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Sono Arianna, e nel mio blog racconto “viaggi di scoperta“. Ti propongo percorsi di viaggio ed esperienze culturali attive, esclusive ed in grado di farti immergere in modo nuovo nella realtà dei territori che visiterai.

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14 thoughts on “Ricetto di Candelo, le attività da fare nel borgo medievale

  1. Bellissima la spiegazione che hai fatto su il Ricetto di Candelo che reputo uno dei borghi che più mi hanno colpita per quello che riguarda anche la voglia degli abitanti di Candelo con le loro attività all’interno del Ricetto che permettono di farlo rivivere.

    1. Anche io ho trovato davvero molto collaborativi gli abitanti così come il Comune con cui ho avuto la fortuna di collaborare; è molto importante che siano parte di un progetto di valorizzazione del ricetto.

  2. Sai che nonostante sia piemontese non ho mai visitato questo borgo seppure sia da una vita nella mia wishlist? Spero di riuscire ad organizzare almeno quest’anno perché adoro gli antichi borghi medievali e questo da quanto leggo è stupendo.

  3. Questi castelli del popolo m’incuriosiscono molto. Avevo già sentito parlare di Ricetto di Candelo e il fatto che sia uno dei borghi più belli d’Italia è una gran cosa. Adoro i borghi medievali.

  4. Il ricetto di Candelo è un luogo che mi ha sorpreso: lo vidi, un millennio fa, in televisione durante una parodia che adoro (ne era la scenografia) e ci andai, invece, qualche anno fa. Un posto davvero speciale, soprattutto per la sua storia.

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