Il lago di Nemi si trova nel Parco regionale dei Castelli Romani, ed offre molti spunti di visita e luoghi da vedere.
Il Parco regionale dei Castelli Romani è un’area naturale protetta regionale, a sud di Roma nella zona dei Colli Albani. Comunemente questa viene chiamata “Castelli Romani” e comprende 16 comuni.
Qui i romani “di città” cercano il paesino di mattoncini e pietra e una passeggiata tra i boschi o bordo lago, lontani dagli ingorghi cittadini.
In origine, in queste zone del sud della provincia, vivevano proprio quelli che i romani definivano “BURINI“(per conoscere l’origine di questo appellativo leggete l’itinerario dedicato al lago di Albano)
Questa gita fuori porta è un itinerario di 1 giorno al lago di Nemi e vi porterà a visitare:
- A – il Museo Nazionale delle Navi Romane
- B – il Santuario di Diana
- C – la piccola spiaggia del lago di Nemi
- D/E – Genzano di Roma e le sue tipicità culinarie e tradizioni
- F/H/I – il borgo di Nemi, paese delle fragoline di bosco
N.B.- Cliccando sul pulsante a forma di quadrato (allarga schermo) della mappa potrai aprirla tramite la tua app di Google Maps !
Questo museo vi porterà direttamente a contattato con il Lago dei castelli romani di Nemi; struttura stessa è dedicata alla conservazione delle navi romane trovate proprio qui.
Nel periodo medievale capitava non di rado che qualcuno pescasse qualche reperto in queste acque, e questi pezzi di storia effettivamente appartenevano alle magnifiche 2 navi volute dall’imperatore Caligola, ed affondate probabilmente dopo la sua morte a causa della damnatio memoriae (pena relativa alla cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una persona).
Le due navi avevano dimensioni colossali; erano lunghe ben 70 metri e larghe 25. Erano state fatte costruire in onore della dea egizia Iside e della dea locale Diana, protettrice della caccia e dei boschi circostanti.
L’imperatore le utilizzava come palazzi galleggianti in cui abitare, completi di pavimentazione a mosaico, o con cui simulare battaglie navali.
Numerosi furono i tentativi di recupero delle navi romane, iniziati già nel 1446 ad opera addirittura di Leon Battista Alberti. Fu’ solo nel 1927 che, su annuncio di Benito Mussolini, si decise di svuotare parzialmente il lago per far riemergere e portare a riva le navi, grazie all’utilizzo dell’antico emissario di epoca pre-romana.
La struttura del museo
Questo museo non è pertanto solo un “contenitore” di reperti, ma racconta e testimonia le prodezze ingegneristiche utilizzate nel tempo per permettere il recupero delle navi.
La struttura stessa del museo è inoltre uno dei primi esempi di edificio disegnato e costruito in loco in funzione del suo suo “ospite d’onore“.
Si tratta di due strutture gemelle ad hangar con grandi superfici vetrate che permettono il contatto visivo con il lago.
All’interno del museo è inoltre presente un tratto di basolato romano, il clivus Virbii che da Ariccia conduceva al vicino Santuario di Diana.
Nel 1944 un violento incendio purtroppo distrusse il museo e delle navi di cui si salvarono solo poche parti. Le stesse sono state riprodotte in scala 1/5 ed esposte al museo (foto fonte Wikipedia: Museo scienza e tecnologia Milano Nemi).
Il Santuario di Diana – Lago di Nemi
Proseguendo, anche a piedi, il nostro percorso di visita, ci dirigiamo al Santuario di Diana, per una breve visita (purtroppo le condizioni di conservazione ed accesso non sono delle migliori).
Il santuario dedicato a Diana Nemorense sorgeva nel bosco, lungo le rive del lago. Questo fu uno dei centri religiosi e politici più importanti della Lega Latina. La Lega Latina era l’alleanza delle città latine del Lazio centrale, poste a sud del fiume Tevere.
Il complesso si estendeva per circa 45.000 mq ed è in gran parte ancora non scavato e studiato. Oltre al tempio erano presenti ambienti per i sacerdoti, alloggi per i pellegrini, celle destinate ai doni, bagni idroterapici ed un teatro.
Il tempio fu abbandonato nel periodo del Cristianesimo ed utilizzato come cava di materiali da costruzione. Oggi in quest’area si trova un’azienda agricola che organizza visite dedicate.
La spiaggia del lago di Nemi
Da vedere lungo la riva del lago di Nemi c’è anche una piccola spiaggia che permette di godere di un rapporto più stretto con il lago.
La spiaggia non è attrezzata, ma è molto suggestivo osservare il lago da questa prospettiva, e magari scovare la fauna tipica del luogo.
Dalla spiaggia è inoltre possivile vedere il borgo di Nemi che si erge sulle sponde alte di questo vulcano spento.
Genzano di Roma, tipicità culinarie e tradizioni
Tra le cose da vedere al lago di Nemi c’è anche Genzano di Roma, cittadina rinomata per la qualità del suo pane casareccio marchiato IGP ed anche per le sue norcinerie, di cui abbiamo già parlato qui.
Vi consiglio una visita al Palazzo Sforza Cesarini ed al suo bellissimo parco con giardini all’inglese, preferibilmente prenotando con anticipo poiché occorre una guida per l’accesso (foto: fonte Wikipedia Commons).
Particolarità del palazzo sono la ricerca e lo studio delle sue asimmetrie, prospettive e proporzioni.
Il portale di ingresso presenta singolari deformazioni geometriche dei capitelli, della balaustra del balcone e degli altri elementi architettonici, al fine di poter simulare una visione prospettica frontale per chi proviene dalle strade a tridente antistanti che erano presenti al tempo.
Anche le finestre hanno una distanza tra l’una e l’altra che si accorcia man mano che ci si allontana dal portone centrale.
Questo espediente serviva a far sembrare convessa la facciata dell’edificio (foto: fonte Wikipedia Commons).
Dove mangiare nei dintorni di Genzano di Roma – lago di Nemi
Se siete già affamati vi consiglio alcune osterie (sono i miei riferimenti, testati, del luogo):
Ariccia
Premesso che evito di mangiare alle fraschette perchè per me servono piatti e prodotti di mediocre o scarsa qualità, questi sono i locali che invece vi consiglio di provare:
- Osteria DeGusto, pochi tavoli, riservato e ricercato il locale, ottimi vini laziali e cucina tipica davvero di ottimo livello (per me è il migliore di zona) – VOTO 9
- Osteria Aricciainbocca, sono due locali a poca distanza, di cui uno in stile moderno con ampio parcheggio, l’altro più tradizionale – VOTO 7
- Osteria La Selvotta, per godervi una ottima matriciana in una fraschetta semplice sotto gli alberi del bosco del Parco dei Castelli Roma, ma aperta solo in estate – VOTO 7
Genzano di Roma
- A Casa di Nino, un’osteria che è una garanzia per qualità, cortesia e ricercatezza. Cucina lucana, non romana. Menzione speciale all’antipasto, ai primi ed al galletto. Genzano di Roma – VOTO 9
- L’angoletto Vino e Cucina, cucina romana familiare, semplice e genuina, da gustare sotto un pergolato in centro storico. Genzano di Roma – VOTO 8
- Caseificio Tenuta Langella, per un panino al volo a base di una autentica e buonissima mozzarella campana. Genzano di Roma – VOTO 7
- Parlo.Bistròal7, ottimi panini gurmet – VOTO 7
Albano Laziale
- Da Charlie pizzeria, consiglio solo la pizzeria (stile napoletano) perchè purtroppo sia il ristorante di terra che quello di pesce mi hanno deluso. Spiccata attenzione alle materie prime (adoro le pizze special a variazione periodica) e location curata – VOTO 9
L’infiorata di Genzano di Roma – lago di Nemi
Ricordate che a giugno si svolge la rinomata Infiorata di Genzano di Roma. Questa infiorata è la più antica d’Italia e risale al 1778.
Il tappeto fiorito ricopre una superficie di circa 1.890 metri quadrati, formato dalla decorazione della scalinata della chiesa e da 13 quadri che misurano circa 7 x 14 metri.
Per realizzare questi capolavori, ad opera dei Maestri Infioratori, occorrono circa 500 quintali di petali (circa 350 mila fiori) conservati in grotte al Palazzo del comune.
Queste grotte, veri e propri labirinti sotterranei, sono inoltre visitabili; approfittatene!
L’infiorata dura un solo fine settimana, e i quadri vengono conservati fino al lunedì sera, quando i bambini della cittadina, con una lunga corsa dall’alto della scalinata, distruggono l’infiorata.
Il borgo di Nemi, paese delle fragoline di bosco
Proseguiamo la nostra visita verso il borgo di Nemi, bandiera Arancione del Touring Club Italiano e paese famoso per le sue fragole.
Godetevi un pò di sole o, se inverno, un buon caffè o una buona cioccolata calda in uno dei bar che si affacciano sul lago, in pieno centro storico.
Menzione particolare alle tipiche crostatine crema e fragoline di bosco (buonissime se fresche, provate ad assaggiarle da Il Grottino).
Se invece volete esplorare un po’ il borgo vi propongo le seguenti alternative:
- visitare il roseto di Nemi, all’ingresso del paese, con un bellissimo affaccio sul lago
- assaggiare l’acqua potabile di Nemi, particolare perché ha un sapore molto minerale. C’è una fontana detta della Gorgone situata lungo la strada (punto G della mappa)
- scattare una foto dalla Terrazza degli Innamorati (punto H della mappa)
- se siete giunti a Nemi in estate potrebbe essere aperta la Villa comunale, il cui accesso è consentito da un cancello che si trova sulla destra della Terrazza degli Innamorati. La villa comunale è una bellissima terrazza, con un locale delizioso con ottima musica, in cui potrete godervi un buon gelato vista lago o un ottimo aperitivo con prodotti locali, da cui, nelle giornate terse, è visibile anche il mare
- godervi una passeggiata all’aria aperta nel bosco, sul sentiero che corre sopra il paese di Nemi. Sono circa 400 metri di cammino, che inizia dal punti I della mappa.
E’ giunto il momento di tornare a casa, e di affrontare il traffico dei rientro.
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Credo che, prima o poi, dovrei concedermi una settimana da passare proprio ai Castelli Romani. Quella zona del Lazio mi ispira da matti.
Ti aspetto! Hai un invito a pranzo confermato 🙂
Non sono mai stata in quella zona. Sembra ideale per una gita fuori porta.
Ci farò un pensierino a Giugno, così ne approfitto per vedere l’infiorata di Genzano!
Sono contenta di averti fornito uno spunto per la prossima gita ?
Una bellissima idea per una gita da Roma. L’infiorata sembra un evento davvero interessante!
È davvero un evento molto particolare in Italia, e madre di tutti gli altri sparsi per lo stivale
A volte, il caso… Proprio qualche ora fa, al lavoro, mentre raccontavo delusa che i progetti di viaggio in Indonesia sono sfumati, un collega mi ha chiesto: “Ma ai Castelli Romani non ci siete mai stati, invece che pensare all’Indonesia?” E, devo ammetterlo, prima di trovare questo tuo post non sapevo proprio nulla di questa zona, che sembra così affascinante dal tuo racconto!
diciamo che non sono esattamente mete complementari con l’Indonesia …eheheh! Comunque sono davvero molto belle tutte le zone limitrofe a Roma, il viterbese, la zona di Rieti ed i Castelli sono davvero delle perle che meriterebbero maggiore attenzione.
Ci sono passata solo di sfuggita nella zona dei Castelli Romani e mi farebbe piacere tornare per conoscerla meglio. Il Santuario di Diana mi ha colpito moltissimo così come Nemi innevata, che splendore!
Simona, fai un fischio e ti porto in giro per i castelli quando vuoi ?