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Un itinerario utile per un viaggio in Sicilia occidentale di 7 giorni; un cammino ala scoperta delle spiagge della Sicilia Ovest.

L’attaccamento emotivo di un isolano al proprio luogo natio, è qualcosa che difficilmente chi è nato sulla terraferma può in realtà comprendere. Più l’isola in questione è carica di tradizioni, diversità e contraddizioni, ancor più questo cordone ombelicale è forte e resistente.

Ho già parlato di Siracusa, nella parte Est della Sicilia, e quindi non concentriamoci sulla parte Ovest (occidentale) della Sicilia.

Questo itinerario è stato studiato per un viaggio in Sicilia occidentale per chi visita questi luoghi per la prima volta, quindi è ricco di mare, di tradizione e di luoghi “must visit”.

 

SCARICA ITINERARIO per il viaggio in Sicilia occidentale (Sicilia Ovest)

Informazioni generali e utili sull’itinerario scaricato_viaggio in Sicilia occidentale

Giorni: 7

Tipologia di viaggio: mare e relax

Periodo: Agosto (temperatura media 32– 36 °C)

N.B.- Cliccando sul pulsante a forma di quadrato (allarga schermo) della mappa potrai aprirla tramite la tua app di Google Maps !

Per visualizzare l’itinerario per visitare la Sicilia Ovest  scaricate il formato PDF cliccando al seguente link: ITINERARIO SICILIA OVEST IN 7 GIORNI

 

DOVE DORMIRE in Sicilia occidentale (Sicilia Ovest)

Memore di uno splendido fine settimana di giugno passato anni fa a San Vito lo Capo per il bellissimo festival degli aquiloni, ho voluto replicare l’esperienza di soggiornare in paese, in modo da non avere problemi di parcheggio e di accesso alla bellissima spiaggia di San Vito.

L’itinerario di viaggio era stato pensato come un percorso con dei macro spostamenti con pernotto partendo da San Vito, poi Trapani ed infine Realmonte.

In realtà se dovessi replicare o consigliare di visitare la Sicilia ovest, sicuramente preferirei soggiornare a Trapani come punto centrale, dal quale poi spostarmi a raggiera verso le altre mete. Questa ultima soluzione è infatti per me logisticamente più valida per i seguenti motivi:

  • San Vito è abbastanza bruttino come paese (è pur sempre un paese di pescatori e non certo una città barocca, con abitazioni a 2-3 piani per la maggior parte risalenti agli anni sessanta-ottanta);
  • San Vito è letteralmente un “carnaio”, ossia affollatissimo ad agosto, e trovare parcheggio non è così semplice;
  • Per poter vedere la spiaggia di San Vito è consigliabile andare il mattino molto presto;
  • Trapani è decisamente più centrale, collegata, economica, si mangia meglio;
  • Trapani ha un centro storico notevole e dà la possibilità di visitare anche le isole, anche se ha comunque notevoli problemi di parcheggio, quindi il mio consiglio è di prenotare una struttura che lo preveda.

 

Dove abbiamo soggiornato in Sicilia occidentale (Sicilia ovest):

  • San Vito lo Capo – appartamento in centro

L’appartamento di Alberto denominato Bilocale Terra, prenotato online, era centrale ma non troppo per non avere problemi né di parcheggio né di rumori notturni.

Pulito, nuovo, spazioso e fornito di tutto ciò che può essere utile per un soggiorno medio-lungo.

  • Trapani – b&b

Lungo il nostro percorso per visitare la Sicilia, abbiamo poi soggiornato a Trapani, scegliendo il b&b Le 5 torri, a pochi passi a piedi dal centro storico e dotato di parcheggio. Pulito, organizzato e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

  • Realmonte – Scala dei turchi – b&b

Sapendo che agosto è il periodo peggiore per visitare la famosa Scala dei turchi (che io ho naturalmente visitato anni e anni fa quando ancora non era così presa d’assalto), abbiamo preferito soggiornare al b&b Scavuzzo che si trova in una posizione che dire privilegiata è davvero riduttivo. Il b&b si trova infatti proprio sopra la famosa scogliera ed è dotato di parcheggio, elemento essenziale per questa visita. In questo modo, comodamente a piedi, abbiamo visitato la scala dei turchi all’alba, senza confusione (erano comunque già presenti circa 10 persone, da non credere). Colazione superlativa, accoglienza ottima e struttura pulita e funzionale.

 

ITINERARIO IN PAROLE _ Viaggio in Sicilia occidentale (Sicilia Ovest)

1° Giorno – Palermo

  • Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina

Oggi sede dell’Assemblea regionale siciliana e patrimonio UNESCO nel 2015. Oltre alle splendide sale visitabili, al suo interno è anche custodita la Cappella Palatina, dedicata a San Paolo Apostolo, risalente al 1132.

Oltre ai mosaici bizantini sulle pareti, che fanno risaltare di luce tutta la struttura con il loro color oro, degni di nota sono i pavimenti cosmateschi e i soffitti lignei intagliati di gusto arabo. 

cappella_palatina_palermo

  • Cattedrale di Palermo

Dal 2015 fa parte del patrimonio UNESCO.

La Cattedrale fu costruita nel 1184 e fu edificata sul luogo in cui sorgeva una moschea durante il periodo di reggenza araba. L’ingresso laterale principale si apre su una piazza aperta e regala uno spettacolare stile architettonico normanno.

La chiesa ovviamente nel tempo ha subito numerose variazioni al progetto originale, tra le quali il passaggio a croce latina, gli interni in stile neoclassico e l’edificazione della cupola.

Al suo interno sono inoltre presenti le tombe dei re e degli imperatori che hanno governato la città, tra le quali quella di Federico II, e la cappella dedicata a Santa Rosalia, patrona della città.

Cattedrale di Palermo

  • Fontana Pretoria e incrocio dei 4 Canti

La gigantesca Fontana Pretoria fu realizzata per un bellissimo giardino di Firenze intorno alla metà del Cinquecento.

Il proprietario, don Luigi Álvarez de Toledo y Osorio, spinto da debiti e costretto al trasferimento a Napoli, nel 1573 vendette la fontana alla città di Palermo, dove giunse nel 1574 smontata in 644 pezzi.

I 4 Canti invece identificano i quattro affacci dei palazzi che delimitano Piazza Villena, detta anche Ottangolo o Teatro del Sole perché durante le ore del giorno almeno uno degli affacci è illuminato dal sole. Un antico detto celebrava questo luogo come sede di feste pubbliche ed esecuzioni

fontana_palermo

  • Chiesa di Santa Maria dello Spasimo

La particolarità di questa chiesa è senza dubbio il fatto che sia prima del tetto, ma non a causa di eventi catastrofici, ma perché non fu mai completata.

Costruita per celebrare il dolore di Maria che soffre davanti al figlio in croce, appunto “Spasimo“, venne donata ai padri di Monte Oliveto. I lavori di costruzione previsti però durarono più del dovuto a causa della mancanza di fondi.

Dalla metà del Cinquecento questo “contenitore” è stato sede di un teatro a cielo aperto, di un lazzaretto, di un ospizio, di un ospedale, e di deposito di oggetti d’arte durante la seconda guerra mondiale (foto: Wikipedia Commons).

Santa_Maria_dello_Spasimo

  • Spiaggia di Mondello

La spiaggia di Mondello è fra le più belle e suggestive vicino alla città di Palermo (circa 11 km dal centro città).

Molto frequentata dai palermitani e per questo motivo molto affollata durante il periodo estivo ma merita comunque una sosta veloce (foto: Wikipedia Commons).

Mondello

  • Borgo di Scopello

Scopello è un piccolo borgo dalle antiche origini. L’abitato è più conosciuto per la sua bellissima tonnara che probabilmente doveva essere l’antico porto della mitologica città di Cetaria.

Scopelos (ossia “scogli”, denominazione dovuta ai faraglioni antistanti) durante la dominazione greca, fu successivamente romana e poi normanna sotto Federico II di Svevia. Durante la dominazione normanna venne costruito l’attuale baglio.

Il baglio è una tipica costruzione siciliana fortificata che si sviluppa attorno ad un ampio cortile. Si sviluppò tra il Cinquecento ed il Settecento a seguito dell’esigenza di cereali da parte della reggente Spagna, che affidò a nobili locali il compito di colonizzare e rendere fruttifere vaste aree incolte.

Essendo costruzioni rurali fortificate, le aperture principali sono tutte rivolte verso l’interno della corte, mentre l’esterno è caratterizzato da piccole e alte finestre.

baglio_scopello

 

2° Giorno – San Vito lo Capo ed Erice

  • Riserva dello Zingaro in barca <- Esperienza

Dato il caldo terribile di agosto il consiglio è quello di ponderare bene se effettuare l’escursione a piedi per raggiungere le calette della riserva, o preferire (come noi) una escursione in barca.

Prenotando per tempo è possibile approfittare di escursioni con barche piccole e con posti limitati per evitare i barconi sovraffollati. L’escursione in barca inoltre permette di godere al meglio del luogo poiché le piccole spiaggette della riserva sono spesso molto affollate durante il periodo estivo.

Per quanto riguarda la Riserva dello Zingaro questa ha indubbiamente degli scenari bellissimi ma è una riserva terrestre, e non marina. Fauna e flora, rispetto ad altre riserve siciliane come quella del Plemmirio (di cui abbiamo parlato qui), sono meno spettacolari.

Scelta dell’escursione in barca alla Riserva dello Zingaro

Per la gita in barca abbiamo scelto la Hippocampus, una pilotina di 10 metri che può accogliere solo 12 persone.

Mauro e Susan si sono presi cura di noi tra cuscini comodi, meravigliosi scorci e nuotate, dolcini di mandorla e caffè, ed uno splendido aperitivo offertoci sulla via del ritorno. Non potevamo scegliere di meglio secondo me, anche guardandoci attorno e vedendo quei barconi strapieni o improvvisati.

riserva_zingaro_tonnara_scopello

  • Riserva di Monte Cofano

Un luogo decisamente meno affollato e più selvaggio rispetto alla Riserva dello Zingaro ed alle zone di spiaggia di Santa Margherita. La piccola spiaggia di Agliareddi e limitrofe sono caratterizzate da acqua un pò più fresca (probabilmente dovuta a sorgenti di acqua dolce) ma regalano un po’ di tranquillità.

La strada per arrivare al piccolo parcheggio antistante non è asfaltata ma perfettamente percorribile con qualsiasi auto.

Qui è anche possibile fare una piacevole passeggiata fino alla Tonnara del Cofano (caldo permettendo), che fa parte, insieme a quella di San Giovanni posta sulla parte opposta del versante del monte Cofano, del sistema di fortificazioni esistenti sulle coste siciliane a difesa dai pirati turchi. 

spiaggia_monte_cofano

  • Erice

Questa piccola perla trapanese è spesso avvolta dalla nebbia o soffia un gran vento, ma nel periodo estivo questi inconvenienti atmosferici sono parecchio attenuati. 

Il consiglio è quello di andare nel primo pomeriggio, per evitare la calca che si crea la sera e godere dei bellissimi scorci e delle stradine tortuose con la luce del sole.

Erice infatti si trova in una splendida posizione geografica e regala dalle sue terrazze bellissimi panorami.

Da non perdere qui sono sicuramente le tipiche genovesi ericine della pasticceria della signora Grammatico (dolci di pasta frolla con crema pasticcera il cui nome deriva probabilmente dalla forma dell’antico cappello dei marinai genovesi), e la frutta martorana più buona della Sicilia.

erice_genovesi

 

3° Giorno – Macari, Segesta e Castellammare del Golfo

  • Macari: spiaggia del Bue Marino e di Santa Margherita

La zona di Macari regala belle spiaggie e scogliere rosa notevoli per gli amanti del mare più selvaggio.

La baia di Santa Margherita si raggiunge al 1° giugno al 30 settembre con un piccolo trenino gratuito che parte dal grande parcheggio. Questa è un’ottima alternativa alla spiaggia di San Vito letteralmente assaltata nei mesi estivi.

Un’altra perla degna di nota è la piccola spiaggia del Bue Marino, premiata nel 2016 con il concorso di Legambiente “La più bella sei tu”, oltre le bellissime scogliere rosa che si incontrano prima di arrivare alla caletta.

Scogliera rosa di Macari

  • Segesta

Facendo base a San Vito lo Capo è possibile, partendo dopo pranzo poiché gli orari di apertura del sito sono un po’ stringenti, andare a visitare il sito di Segesta. 

Il parco custodisce un bellissimo tempio dorico e un teatro di età ellenistica scavato nella roccia. Ovviamente armatevi di cappello e acqua nelle giornate più calde.

segesta_tempio

  • Castellammare del Golfo

Castellammare del Golfo è una cittadina che si presta ad una passeggiata serale.  Da molti scelta come base per l’alloggio o hotel, mi sento di sconsigliarla per via del traffico e difficoltà a trovare parcheggio.

 

4° Giorno – San Vito lo Capo e Marsala

  • Spiaggia di San Vito lo Capo

La cosa che più sia apprezza di questa spiaggia è che non sono presenti lidi stanziali, ma le postazioni vengono montate su richiesta (specie nel periodo estivo meno affollato come maggio o giugno). Questo è secondo me un indubbio sintomo di civiltà, lontano da scenari siciliani purtroppo caratterizzati da lettini e sdraio stanziali da giugno a settembre.

Purtroppo però questa spiaggia, come molte, è letteralmente presa d’assalto in agosto, tanto da non farne apprezzare la bellezza.

Proprio per questo motivo, se la vostra vacanza si concentra nei periodi estivi principali e se vi va di fare un piccolo sacrificio, vi consiglio di visitarla la mattina molto presto, e poi fuggire verso la Riserva di Monte Cofano.

spiaggia_rosa_san_vito

  • Degustazione alle Cantine Florio <- Esperienza

Si procede verso sud andando incontro ad una delle esperienze più appaganti della vacanza: la degustazione presso la cantina storica Florio (prenotata con anticipo). Noi siamo andati a metà mattina, ma forse prima di pranzo sarebbe l’ideale.

Le Cantine Florio da aprile ad ottobre organizzano infatti dei tour di visita alle cantine (dove è davvero passata la storia d’Italia) con successiva degustazione adatta a tutti, non per forza agli intenditori. 

Conosciuto come vino da dessert, il Marsala Florio è prodotto in 4 tipologie. Se non siete amanti del genere vi consiglio di dare comunque una chance a questo percorso, poiché sono certa vi ricrederete (come è successo a me del resto). Non a caso il vino Marsala è stato il primo a fregiarsi della denominazione d’origine controllata nel 1969.

degustazione_florio_marsala

cantene_florio_visita

  • Marsala

Una passeggiata ed un pranzo veloce dedicati a questa città il cui centro storico è un dedalo di vie e di viuzze. La Chiesa Madre, ovvero il Duomo, merita una visita, così come il famoso Museo degli Arazzi.

  • Grotta Mangiapane

Si tratta di una caverna che fa parte delle Grotte di Scurati, abitate fin dalla preistoria. Questa grotta divenne un piccolo borgo abitato nei primi anni dell’800 fino alla metà del ’900 ed ospitava agricoltori e pescatori, ossia la famiglia Mangiapane.

Oggi è un piccolo microcosmo, fermo nel tempo ad un secolo fa, che permette di curiosare nella vita quotidiana che un tempo qui si svolgeva, con tutti gli attrezzi e le usanze del tempo.

Il restauro delle piccole abitazioni è stato fortemente voluto dalla famiglia Mangiapane e dalle associazioni locali, a fine di testimoniare la vita rurale della Sicilia (foto: fonte Wikipedia Commons).

Grotta_Mangiapane

 

5° Giorno – Monreale, Marsala e Trapani

  • Duomo di Monreale

Il Duomo di Monreale non ha bisogno di presentazioni, ma di occhi per ammirarne la magnificenza. Fu voluta da Guglielmo II, re della dinastia Normanna di Sicilia detto “il Buono”.  Nel 1174 la leggenda vuole che la Vergine Maria gli sia apparsa in sogno indicandogli un nascondiglio dove il padre aveva riporto un tesoro. Ritrovato il tesoro questo fu da lui utilizzato per erigere questo tempio monumentale.

L’orientamento della chiesa è a ovest, seguendo la teologia orientale secondo la quale l’ingresso si trova dove tramonta il sole, dalle tenebre, per iniziare un cammino verso la Luce dove si trova il Gesù Pantocrator (oggi purtroppo l’ingresso si trova però lateralmente).

Un occhio attento noterà, tra le colonne che suddividono la chiesa in tre navate, un capitello corinzio di colore diverso dagli altri, realizzato con un materiale più povero. Non è un caso, né un restauro mal fatto, ma una scelta che indica in quel capitello la figura dell’uomo, essere imperfetto che sorregge le sorti della Chiesa seppur in minima parte e con tutti i suoi difetti. 

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Chiostro del Duomo di Monreale

  • Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco e Saline rosa dello Stagnone Di Marsala

La riserva naturale orientata delle Saline di Trapani e Paceco è una riserva dal 1995 e tutt’oggi qui si esercita l’antica arte dell’estrazione e produzione del sale dalla zona umida delle saline.

Di origine fenicia, fu poi sotto il regno di Federico di Svevia che venne istituito il monopolio di stato sulla produzione del sale. La storia prosegue poi con la dominazione spagnola che rese il porto di Trapani il più importante centro di smercio europeo del sale.

Presso il Mulino Maria Stella è oggi attivo un centro di accoglienza per i visitatori (verificate giorni di apertura ed orari), dove vengono svolte bellissime visite guidate percorrendo le saline stesse.

Riserva naturale integrale Saline di Trapani e Paceco

Ma la chicca che rende davvero uniche le saline è il rosa intenso che si apprezza in una zona poco distante, le saline dello Stagnone di Marsala. Arrivati alla Spiaggia di San Teodoro, si attraversa un lembo di spiaggia con l’acqua che arriva più o meno alle ginocchia. La traversata serve a raggiungere una zona di saline, oggi privata, dove il rosa del sale è qualcosa di inverosimile e spettacolare, e regala scenari meravigliosi con lo sfondo blu del cielo e del mare confinante.

saline_marsala_stagnone

san_teodoro_saline

  • Trapani

Seppur visitata in un tempo molto ridotto, il centro storico di Trapani ci ha regalato una sensazione di una città elegante, siciliana ed accogliente.

Trapani, oltre ad avere un bellissimo centro storico, dà la possibilità di visitare anche le vicine isole in giornata. Il consiglio è però quello di prenotare una struttura che preveda il parcheggio, parecchio difficile in zona.

 

6° Giorno – Mazara del Vallo e Agrigento

  • Cave di Cusa

Dopo un breve giro al centro di Mazara del Vallo, ci siamo diretti verso le Cave di Cusa. Si tratta di un sito archeologico poco conosciuto perché rimane al di fuori dai normali circuiti turistici dell’ovest siciliano. 

Il sito è una cava di roccia da cui venivano estratti i rocchi delle colonne, destinate presumibilmente alla zona selinuntina.

Un rocchio è un blocco di pietra di forma cilindrica che compone il fusto di una colonna. 

L’atmosfera è quella di una cava in un momento di pausa degli operai dediti all’estrazione dei pezzi delle colonne. Questo perché siamo in presenza di un sito che subì una brusca interruzione dei lavori a causa della minaccia di incursione dell’esercito cartaginese. I rocchi finiti, pronti per essere portati via, giacciono così a memoria di un tempo lontano e di una antica arte di estrazione.

L’articolo dedicato a questo sito archeologico lo trovare a questo link

cave_di_cusa

  • Valle dei Templi di Agrigento

Anche questo sito non ha bisogno di particolari presentazioni, ma di un consiglio probabilmente.

Visitate la Valle al calar della sera, quando i templi si tingeranno piano piano di una bel color oro, fino a lasciare spazio all’illuminazione creata per poter vivere questo sito archeologico anche nelle ore serali.

Per la cena vi suggerisco una enoteca scavata nella roccia al centro di Agrigento: Enoteca ‘Nzolia.

valle_templi_agrigento

7° Giorno – Scala dei Turchi e costa 

  • Scala dei Turchi

Avendo deciso di alloggiare nel b&b ubicato subito sopra la famosa Scala dei Turchi, si cui vi ho già parlato all’inizio di questo articolo, la mattina molto presto ne abbiamo approfittato per scendere le scale e goderci questa meravigliosa formazione naturale.

Durante il giorno è ovviamente presa d’assalto (compreso la sera), e sinceramente il mare non è dei migliori perché molto roccioso e scivoloso. Per questo motivo, dopo una visita quasi in esclusiva, ci siamo poi diretti verso la Spiaggia di Siculiana e successivamente nella zona del ragusano per goderci l’ultima giornata di mare di questa vacanza.

Scala dei Turchi

Scala dei Turchi

 

 

Alternative fuori programma

  • Convento dei cappuccini di Palermo
  • Chiesa della Martorana
  • Mercato della Vucciria  
  • Cefalù
  • Isola di Mozia
  • Escursione in barca a Favignana dal porto di Trapani (prenotata ma saltata per condizioni meteo avverse)
  • Selinunte
  • Sciacca
  • Cattedrale del Sale e la Miniera di Salgemma di Realmonte

Non mi resta che augurarvi buon viaggio e ricordarvi di scaricare l’Itinerario per la SIcilia occidentale (SIcilia Ovest) in PDF:

 

SCARICA ITINERARIO Viaggio in Sicilia occidentale (Sicilia Ovest)

 

Vi ricordo che tutte le foto presenti su questo blog, ove non espressamente indicato, sono state scattate da me e pertanto, per poterle utilizzare dovrete avere una mia formale approvazione.

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Sono Arianna, e nel mio blog racconto “viaggi di scoperta“. Ti propongo percorsi di viaggio ed esperienze culturali attive, esclusive ed in grado di farti immergere in modo nuovo nella realtà dei territori che visiterai.
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Sicilia Ovest in 7 giorni, tra architettura e spiagge rosa
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Sicilia Ovest in 7 giorni, tra architettura e spiagge rosa
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Un itinerario per visitare la Sicilia occidentale in 7 giorni; un cammino tra monumenti must visit e le spiagge più belle della Sicilia Ovest.
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13 thoughts on “Sicilia Ovest in 7 giorni, tra architettura e spiagge rosa

  1. Sai che tanti anni fa quando sono venuta per la prima volta in Sicilia ho fatto prorpio questo itinerario? Ci ho aggiunto poi Agrigento e Catania. Mi sono innamorata della Sicilia, infatti sto pensando di ritornarci, questa volta per fare meglio la costa east e il sud. Magari ti chiederò consigli.

  2. siamo stati l’anno scorso in Sicilia ed abbiamo fatto l’altra parte più una puntatina nelle zone che citi a Siculiana, meravigliosa giornata in spiaggia e squisita brioche con gelato ? , scala dei turchi ed Agrigento. Ora mi è venuta voglia leggendoti di fare l’altra parte!

  3. Da italiana mi vergogno sempre di non aver messo ancora piede in Sicilia! Anche se so che non potrà avvenire nell’immediato, mi piace sognare leggendo di articoli che ne parlano. Grazie mille per le tue dritte (soprattutto la questione alloggio a San Vito vs Trapani) e l’idea del PDF è super, complimenti!

    P.S: Ho letto la tua pagina About e non potevo commentare. Dritto per dritto si dice a volte anche da me in Puglia e sono anch’io nuova in questo mondo (ho aperto il blog a ottobre). Buon lavoro 🙂

    1. Molte persone mi stanno dicendo che questo “dritto per dritto” si dice in tutto il centro italia….e a quanto mi dici anche nel sud…..cmq mi fa ridere lo stesso 🙂
      Quando vuoi organizzare un viaggio siculo io sono disponibilissima ad aiutarti, sia della parte est che ovest!!

  4. Per ora mi sto dedicando alla riscoperta della Sicilia e ho intenzione di visitare la parte ovest ad agosto. In realtà l’avevo già visitata una vita fa ma mi piacerebbe tornarci. Ho letto i tuoi consigli e sono davvero interessanti. Prenderò spunto!

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