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L’Opera dei pupi siciliani è il teatro delle marionette tipico dell’isola e tra le tradizioni che vale la pena scoprire quando si viaggia in Sicilia.

Non si tratta solo di marionette, ma attraverso il teatro dei pupi è possibile comprendere meglio molte sfumature sia della storia della Sicilia che dell’anima dei suoi abitanti.

Dal 2008 infatti il teatro dei pupi è un bene protetto dall’UNESCO.

Vi invito in un viaggio per scoprire con me cosa c’è dietro questa tradizione così antica, attraverso le parole di chi di memoria storica siciliana se ne intende davvero, l’associazione Collezione Grillo di Partinico.

Prima di iniziare ho una sorpresa per voi. Se volete scoprire chi ha dipinto il mio faccione da Paladina in copertina e perché lo ha fatto, guardate alla fine dell’articolo!

Collezione Grillo e la tradizione dei pupi siciliani

Partinico è una cittadina che si trova tra Palermo e Castellammare del Golfo, solitamente fuori dai più comuni itinerari di viaggio in Sicilia.

Da siciliana vi suggerisco però aggiungere al vostro viaggio alcune zone più interne della Sicilia. Questo perché sono rimaste maggiormente isolate dai flussi dei viaggiatori e sono i luoghi perfetti per immergersi nella tradizione e nelle tipicità dell’isola e vivere l’esperienza della vera Sicilia.

Collezione Grillo è un etnomuseo che detiene una collezione unica di oggetti della cultura popolare contadina nella Sicilia occidentale.

La collezione nasce ad opera di Filippo Grillo che ha raccolto i primi pezzi fin dalla sua adolescenza. Nel 2002, grazie all’aiuto di 6 volontarie francesi, ha dato alla luce un percorso museale dedicato ai cicli produttivi contadini (una chicca da inserire nel vostro itinerario di viaggio).

Imbuto per il mosto, Collezione Grillo, Partinico
Imbuto per il mosto, Collezione Grillo, Partinico

Collezione Grillo e i social network

Dal 2018 Collezione Grillo conquista i social come Facebook e Instagram , ed è proprio tramite i tre ragazzi che ne gestiscono la comunicazione che sono venuta a scoprire la loro realtà.

Collezione Grillo sui social racconta le realtà antropologiche e le piccole collezioni private di zona (gioielli unici e poco conosciti e sponsorizzati) con la visione di un futuro grande museo della civiltà siciliana nella zona palermitana.

Alessandro Reale è uno dei ragazzi che con entusiasmo e competenza supporta il progetto di divulgazione della Collezione Grillo tramite i social network.

Alessandro, in una lunga intervista, mi ha spiegato l’importanza storica e sociale dei pupi siciliani ed è grazie a lui che questo articolo prende vita.

Collezione Grillo e l’Opera dei Pupi siciliani

La città di Partinico ha dato i natali a moltissimi dei più noti pupari siciliani, tra i quali Nino Canino. Il “puparo” è colui che con maestria preparava e rappresentava l’Opera dei pupi in Sicilia.

Proprio perché i pupi fanno parte della storia di Partinico e dell’isola, Collezione Grillo ha dato ampio spazio alla valorizzazione di questa tradizione e tipicità siciliana, il teatro dei pupi.

Pupo_siciliano della Collezione Noto, Partinico_Foto di CollezioneGrillo
Pupo siciliano della Collezione Noto, Partinico_Foto di Collezione Grillo

Origini dell’Opera dei pupi siciliani

In Sicilia la tradizione di rappresentare scene di vita e di satira tramite marionette risale già ai greci e ai romani. Non a caso la parola latina “pupus” significa “bambino”. origini opera dei pupi siciliani

Le origine dell’opera dei pupi risalgono all’avvento dei Normanni in Sicilia. In questo periodo fanno capolino le storie dei paladini di Francia dell’epopea cavalleresca (Chanson de Geste). origini opera dei pupi siciliani

Dimenticate per un po’ di tempo queste storie tornano in auge durante il romanticismo ottocentesco, influenzando anche il Teatro dei Pupi siciliani. origini opera dei pupi siciliani

Alle precedenti situazioni comiche o farsesche si avvicendano così le battaglie e le gesta epiche dei protagonisti.

In questo periodo si fanno largo sentimenti eroici, che influenzano l’opera dei pupi. L’ardore per la patria, il rispetto per le regole d’onore e la irreprensibile fede religiosa, che portano i paladini fino al gesto estremo della morte.

Questi sentimenti che permeano il teatro dei pupi fanno sì che il popolo siciliano si immedesimi completamente nelle storie raccontate. origini opera dei pupi siciliani

Storie e personaggi del teatro dei pupi siciliani 

Le storie narrate nel teatro dei pupi erano per lo più frutto di fantasia, a parte pochi avvenimenti storici e personaggi realmente esistiti come Carlo Magno.

Le rappresentazioni hanno come argomento di base il combattimento, e le scene si dividono normalmente nel “consiglio di guerra” e nella battaglia vera e propria.

Non mancano i legami ai miti greci e romani. Esempi sono la battaglia di Lampedusa tra cristiani e pagani, trasposizione del mito degli Orazi e Curiazi, o il salvataggio della principessa Angelica dal drago ad opera del conte Ruggero, ed il mito greco di Andromeda salvata da Perseo.

Teatro dei pupi di Alcamo, sipario rosso e paladini
Teatro dei pupi di Alcamo_Fonte Wikipedia

Il carattere divulgativo dei personaggi dell’Opera dei pupi siciliani

I personaggi del teatro dei pupi siciliani sono molto semplici e piatti ed hanno caratteristiche facilmente comprensibili:

  • il buono (paladino, bello e religioso), senza differenza caratteriali significative tra le varie marionette,
  • il cattivo (brutto o addirittura malformato, e pagano), che soccombe sempre in modo cruento.

Il carattere divulgativo dei personaggi dell’Opera dei pupi siciliani si comprende proprio da questo aspetto.

L’intento delle rappresentazioni era quello di trasmettere con le marionette dei valori nobili, il giusto e l’errato, in modo da arrivare facilmente ad un pubblico meno acculturato.

Il pubblico che assisteva al Teatro dei pupi era talmente rapito dalle storie narrate che non di rado colpiva o sparava alla marionetta che impersonava il cattivo, o portava dei regali in dono al “buono”. personaggi opera dei pupi

Il ruolo della donna tra i personaggi dell’Opera dei pupi siciliani 

Se da un lato la visione dello spettacolo era riservata ai soli uomini, dall’altro tra le marionette venivano raffigurate anche figure femminili. personaggi opera dei pupi

Tra le donne rappresentate, pur non avendo ruoli di primo piano, c’erano anche delle paladine. Un esempio è Bradamante, paladina tra le più valorose della corte di Carlo Magno. personaggi opera dei pupi

Artigianato del pupo siciliano

La marionetta siciliana ha una grande particolarità che la contraddistingue dalle cugine sparse per il mondo: le aste in metallo che permettono di manovrare la testa ed il braccio destro che sorregge la spada. artigianato del pupo siciliano

Le aste in ferro infatti, al contrario dei fili, rendono i movimenti molto più veloci e violenti per simulare meglio le battaglie.

Per la produzione di un pupo siciliano inoltre intervengono diverse maestranze specializzate come pittori, sarte e stagnini per l’armatura. Insomma, sono delle vere e proprie opere d’arte. artigianato del pupo siciliano

Pupi siciliani e donne marionette
Pupi siciliani_Fonte Wikipedia

La mafia e i pupi siciliani

Il termine “mafioso”, secondo l’antropologo Giuseppe Pitrè, all’inizio aveva un connotato positivo e stava ad indicare un “bel giovane”.

Il mafioso” era anche il soprannome del personaggio dei pupi siciliani Rinaldo.

Rinaldo è un personaggio esteticamente curato, con un atteggiamento un po’ spaccone e pronto a rinnegare il volere di Carlo Magno se esso andava contro i suoi principi. In generale per i paladini siciliani non esiste uno stato ma un insieme di uomini che combattono per una giusta causa e per aiutare altri uomini. artigianato del pupo siciliano

Volendo trovare il nesso, i mafiosi (che avevano, agli albori dell’organizzazione, un connotato positivo), come i paladini nascono per riempire un vuoto di potere dello Stato (quello francese da una parte e quello italiano dall’altro). artigianato del pupo siciliano

Logo del famoso film "Il padrino"_Fonte Wikipedia
Logo del famoso film “Il padrino”_Fonte Wikipedia

I pupi siciliani catanesi e palermitani 

Infine, così come l’arancina e l’arancino, anche per i pupi siciliani esistono delle differenze tra la Sicilia occidentale ed orientale.

Le differenze più evidenti sono tra la scuola palermitana e quella catanese.

Infatti, mentre a Palermo i pupi hanno dimensioni contenute e le rappresentazioni seguono le storie in modo rigido, nel catanese i pupi raggiungono addirittura i 90 centimetri con delle narrazioni che danno spazio all’interpretazione.

Proprio da questa caratteristica potrebbe essere nato il modo di dire “sei un pezzo da novanta”, che sta a indicare proprio una persona importante o molto influente.

Immaginate che maestria ci vuole per poter manovrare un pupo di quasi un metro ed il relativo peso da gestire.

I pupi siciliani continuano le loro battaglie per il bene comune, contro il Coronavirus

A conclusione di questo viaggio nel mondo dell’Opera dei Pupi, voglio ringraziare non solo Collezione Grillo per la disponibilità ed il lavoro di ricerca, ma anche l’Associazione Hermes Milazzo Onlus.

La Sicilia orientale e occidentale si uniscono in questo articolo per una buona causa: una raccolta di beneficienza con la finalità di acquistare beni a sostegno dell’emergenza Covid19.

L’iniziativa “I Paladini di Hermes” trae spunto dal progetto nato nel 2019 “Paladini nel mondo” del pittore siciliano Salvo Currò.

2019 “Paladini nel mondo" progetto pupi siciliani dipinti di Salvo Currò
2019 “Paladini nel mondo” iniziativa Instagram di Salvo Currò

Con Paladini nel mondo Salvo Currò ha portato vip e gente comune a fotografarsi insieme alle sue opere d’arte, simbolo della cultura e delle tradizioni siciliane, in viaggio e nei luoghi più incredibili del mondo.

Con l’emergenza Coronavirus il Paladino si trasforma, e invece di andare alla conquista del mondo, va alla conquista della solidarietà delle persone.

Grazie all’utilizzo dei social network e all’arte di Salvo Currò, l’Associazione Hermes sta così creando una squadra di “Paladini della solidarietà”.

I paladini ritratti ad acquerello sono le persone che prestano il loro volto all’iniziativa e con la loro solidarietà stanno contribuendo alla raccolta fondi avviata dall’Associazione Hermes Milazzo.

Vuoi fare parte anche tu dei “Paladini di Hermes”?

Offri una donazione ed il tuo volto per il ritratto ad opera di Salvo Currò. Tutti i Paladini verranno esposti in una mostra artistica non appena questo duro periodo sarà passato.

Non perdere l’occasione di essere Paladino nella battaglia contro il Covid19.

Pupo Siciliano Paladino di Sicilia Acquarello pittura Salvo Currò per Hermes Milazzo e drittoxdritto.com
Paladina-Arianna: drittoxdritto.com dona l’immagine per il dipinto ad acquerello di Salvo Currò a fini benefici per l’associazione Hermes Milazzo

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Sono Arianna, e nel mio blog racconto “viaggi di scoperta“. Ti propongo percorsi di viaggio ed esperienze culturali attive, esclusive ed in grado di farti immergere in modo nuovo nella realtà dei territori che visiterai.

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10 thoughts on “L’Opera dei pupi siciliani, un viaggio tra curiosità e tradizione

  1. Mio padre, catanese, mi racconta spesso come da piccolo portasse suo fratello minore a vedere i pupi: non c’erano sempre, ma solo per qualche giorno all’anno. Per loro era un grande evento. Sono felice che i pupi siano stati riconosciuto Patrimonio UNESCO, incarnano la tradizione e la sicilianità alla perfezione!

  2. Mi ha colpito tantissimo vedere questa tua versione artistica. Credo che da siciliano sia stato un vero onore per te e ne sono davvero felice Ari. Devo però farti una confessione e spero che non ti arrabbierai: non sono mai stata in Sicilia! OPS! Ma se vengo voglio un tour con te così mi porti alla scoperta di tutto ciò che non posso perdere compresi i Pupi! 🙂

  3. La ricchezza culturale della nostra Italia è incredibile, bellissimo questo racconto sull’evoluzione dell’Opera dei pupi di cui, devo ammettere, non sapevo nulla! Molto interessante anche l’origine del termine “mafioso”, così come l’iniziativa di solidarietà.

  4. Che bello che hai parlato di un mestiere che sta andando a scomparire… Bisogna sempre tenere vive queste tradizioni.
    Da milazzese trapiantata a Milano devo ammettere che non conoscevo l’Associazione Hermes… mi informerò

  5. Sono sempre affascinata da queste tradizioni. E’ sempre bello approfondire la storia e le storie di queste “marionette”. A Bergamo, dove vivo io, c’è una grande tradizione di burattini. Ci sono delle similitudini tra le due arti, ma è innegabile che l’aspetto culturale regionale predomina in entrambe.

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