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Torre Alfina, con il suo Castello, è uno dei piccoli borghi della Tuscia Viterbese che più sorprende alla prima visita, un vero tesoro del Lazio.

Probabilmente pochi sanno che qui risiede un vero e proprio Castello, di proprietà privata ma da qualche tempo visitabile.

Attorno al castello di sviluppa poi il piccolo borgo medievale di Torre Alfina che dal 2007 fa parte dei Borghi più Belli d’Italia.

castello_torre_alfina

Il borgo medievale ed il Castello di Torre Alfina

Il borgo ha origini medievali, così come la prima torre d’avvistamento che era collocata nel punto più alto della zona. La struttura attuale che vediamo è sostanzialmente quella rimaneggiata in periodo rinascimentale e successivamente neogotico, molto in voga alla fine dell’ottocento (siamo quindi in presenza di una sorta di “falso storico” e non di un castello medievale vero e proprio, ultimato addirittura intorno al 1920).

torre_alfina

Valicato il portone di ingresso colpisce subito il grande spazio esterno antistante; una grande piazza con giardini che regala un panorama mozzafiato durante le giornate più terse.

A questo punto abbiamo davanti la facciata dell’edificio principale, ben diversa dalle mura esterne in pietra del castello.

Una delle zone più suggestive e visitabili del castello è sicuramente la galleria, interamente affrescata, che si affaccia davanti al cortile.

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Una curiosità: si dice che a Torre Alfina venga prodotto uno dei gelati più buoni del Lazio.

Visitare la Tuscia: il Bosco del Sasseto, uno dei parchi monumentali d’Italia.

Subito a ridosso del Castello di Torre Alfina si estende uno dei parchi più curiosi ed affascinanti presenti in Tuscia, il Bosco del Sasseto.

Il bosco si estende per circa 60 ettari ed è ricco di latifoglie secolari e di sentieri percorribili per piacevoli passeggiate.

Addentrandosi tra la fitta vegetazione non sorprende sapere che questo bosco della Tuscia viene anche detto il “bosco delle fate”, proprio per l’atmosfera che la mano dell’uomo ha saputo ricreare.

Intervallati fra gli alberi sono presenti grandi cumuli di massi lavici da cui appunto deriva il nome “Sasseto”.

Questo bosco infatti fu fortemente voluto, alla fine dell’800, dal marchese Edoardo Cahen, che lo trasformò in una sorta di giardino, ed alla sua morte decise di essere sepolto qui, in un suggestivo mausoleo che troverete lungo il vostro cammino.

Visitare la Tuscia: il Santo Sepolcro di Acquapendente

Proprio a poca distanza da Torre Alfina si trova la cittadina di Acquapendente.

Ad Acquapendente, in Tuscia, si trova una delle più importanti cripte romaniche di tutta l’Italia, la cripta del Santo Sepolcro, sottostante la Cattedrale.

Acquapendente_cripta

La particolarità di questa cripta è sicuramente il fatto che qui sia stato riprodotto fedelmente il sacello del Santo Sepolcro di Gerusalemme, dove si trovano le pietre che sarebbero state bagnate dal sangue di Cristo durante la Passione.

La cripta è divisa in nove navate da colonne che hanno la peculiarità di avere capitelli con figure zoomorfe scolpite, tipiche dell’arte romanica e tutti diversi tra loro. Potrete ammirare uccelli, composizioni vegetali, teste d’ariete e volti umani scolpiti.

Io sono rimasta affascinata dall’espressività e dall’eleganza, seppur massiva, di questi capitelli.

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Questa cripta si trova ad Acquapendente perché questa cittadina, nel X secolo si trovava lungo la via Francigena ed era tappa di passaggio per i pellegrini diretti verso Roma.

La Tuscia viterbese, cosa visitare tra i borghi del Lazio nascosto

In particolare, la Tuscia Viterbese racchiude borghi e luoghi adatti a weekend lunghi o corti, ed in grado di soddisfare diversi tipi di turismo, dal turismo gastronomico al turismo naturalistico e culturale, al turismo termale e molto altro.

Per saperne di più leggi l’articolo dedicato a cosa visitare in Tuscia!

La Tuscia, le mete più belle e poco conosciute da visitare

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Sono Arianna, e nel mio blog racconto “viaggi di scoperta“. Ti propongo percorsi di viaggio ed esperienze culturali attive, esclusive ed in grado di farti immergere in modo nuovo nella realtà dei territori che visiterai.
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Tuscia tra sacro e profano; il castello di Torre Alfina e la copia del sacello ad Acquapendente
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Tuscia tra sacro e profano; il castello di Torre Alfina e la copia del sacello ad Acquapendente
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Sapevate che Acquapendente è la piccola Gerusalemme d'Italia? E che il castello di Torre Alfina con il suo Parco Monumentale fa parte dei Borghi più Belli d’Italia?
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8 thoughts on “Tuscia tra sacro e profano; il castello di Torre Alfina e la copia del sacello ad Acquapendente

  1. Sono andata spesso in passato ad Acquapendente per motivi “non turistici” ma, mea culpa, l’ho sempre snobbata e non avevo idea che fosse così interessante. Grazie della bella scoperta!

  2. La parte Alta del Lazio è uno di quei pezzi d’Italia che mi riprometto ogni anno di visitare. E non mi organizzo mai. Questo posto che hai raccontato è davvero interessante.

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